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maestra scuola materna creator onlyfans polemica sul secondo lavoro

Un'insegnante di una scuola materna parrocchiale, in provincia di Treviso, si è trovata al centro di una polemica a causa del suo secondo lavoro: la pubblicazione di foto e video per adulti sulla piattaforma OnlyFans.

La vicenda ha sollevato un acceso dibattito sull'etica professionale e sulla vita privata degli insegnanti, mettendo in discussione i confini tra pubblico e privato.

Indice

  1. La scoperta e la reazione della scuola
  2. L’intervento della Fism Treviso
  3. La nota della parrocchia

La scoperta e la reazione della scuola

La maestra, secondo quanto riporta ‘Il Gazzettino di Treviso’, è stata scoperta a pubblicizzare i suoi contenuti hot di OnlyFans, che avrebbe utilizzato per arrotondare lo stipendio, anche sul suo canale Telegram.

Foto e video disinibiti sono però arrivati sul tavolo del dirigente della scuola materna parrocchiale.

La docente è stata così convocata e invitata, per mantenere il posto di lavoro, a smettere di pubblicare contenuti a pagamento. 

L’intervento della Fism Treviso

La presidente della Fism - la Federazione Italiana Scuole Materne - di Treviso è intervenuta sulla vicenda, sottolineando l'importanza della riservatezza in casi come questo.

"Vicende così delicate - spiega - è consigliabile che vengano affrontate e verificate con la dovuta riservatezza nelle sedi opportune, per non rischiare di ledere diritti che hanno a che fare con la sfera personale e privata di dipendenti". 

La Fism Treviso ha inoltre precisato che nessuna segnalazione è arrivata da parte di genitori o famiglie.

La nota della parrocchia

La parrocchia, coinvolta nella vicenda, ha diramato una nota in cui si precisa che sta lavorando per tutelare tutte le parti coinvolte:

“Il parroco, legale rappresentante della scuola, e perciò datore di lavoro della maestra, dopo la segnalazione di un genitore, sta lavorando con i suoi collaboratori per tutelare tutte le parti coinvolte nella vicenda. E questo, in accordo con la Fism provinciale (la Federazione italiana delle scuole materne paritarie) e in contatto con la Diocesi. Un impegno che è volto a garantire la lavoratrice, le famiglie e la scuola di ispirazione cristiana, che gode della fiducia della comunità. Il parroco precisa, inoltre, che si riserva, dopo i dovuti approfondimenti, nei prossimi giorni, di prendere i provvedimenti opportuni sulla vicenda, auspicando che sia rispettata la riservatezza delle persone, a tutela della serenità di tutta la Comunità educante".