
Una scuola da incubo, nel vero senso della parola. È il liceo di Trento di cui sta parlando tanto in questi giorni, per una particolarità: qui 1 iscritto su 4 non riesce ad arrivare alla Maturità. E, proprio per questo, l'istituto è finito sotto osservazione da parte delle istituzioni.
Con la relazione del Dipartimento istruzione della Provincia di Trento che, come riporta il ‘Corriere del Trentino’, ha descritto una situazione con diverse criticità.
Un numero, quello delle bocciature, che ha fatto suonare più di un campanello d'allarme. L'assessore provinciale all'istruzione non ha usato mezzi termini, dichiarando che d'ora la scuola in avanti sarà "seguita da vicino con diversi step di monitoraggio e valutazioni da rifare".
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Liceo “sorvegliato speciale”
Il liceo in questione sarà, dunque, un vero e proprio "sorvegliato speciale". L’assessore ha specificato: "Non è la prima volta, è accaduto in altre scuole", ma la reazione alle verifiche è stata insolita, quasi come una "lesa maestà".
Nessuno, ha ribadito, mette in discussione il livello, ma "rimane comunque una scuola come le altre". Dopo mesi di denunce, con "lettere di genitori e studenti che denunciavano un clima teso e senza umanità", l'ispezione provinciale ha di fatto confermato ogni segnalazione.
Emblematiche le parole di un'alunna, diventate virali: "A volte pare che per alcuni insegnanti sia normale trattarci con durezza. Molti di noi rinunciano a qualsiasi attività extra scolastica per far fronte a un carico di studio che divora ogni energia. Ma il prezzo da pagare è alto, e lo paghiamo con l'ansia, con crisi di pianto, con quella sensazione costante di non essere mai abbastanza. Eppure tutto continua come se nulla fosse".
Le criticità evidenziate
Le criticità individuate durante l'ispezione sono ben cinque, e tutte piuttosto serie. La prima, e più evidente, è l'elevato tasso di selezione, con numeri elevati - definiti "agghiaccianti" - di studenti che non completano il percorso.
"Si ritira o viene bocciato 1 studente su 4, sono numeri incredibili, e c’è un importante tasso di riorientamento nei primi due anni. Basti pensare che lo scorso anno scolastico, in quarta ginnasio, ci sono state sette bocciature", afferma l’assessore.
La seconda criticità riguarda la pressione valutativa: "La scala dei voti - prosegue l'assessore - viene usata in modo penalizzante senza arrivare al massimo, le valutazioni finali sono mediamente inferiori rispetto alla media delle altre scuole. Un esempio? Quest’anno c’è stata una sola lode".
Questo modus operandi contribuisce a generare un clima di ansia negli studenti, che è la terza criticità rilevata, legata in particolare all'eccessiva pressione da parte di alcuni docenti, e "se ci sono continuamente ragazzi disperati nei corridoi non si può dire che sia una tantum. Dobbiamo crescere persone che sappiano affrontare i problemi non che ne rimangano schiacciati".
Non mancano poi gli aspetti più "tecnici": un "turnover pesante del personale Ata che rende complicato gestire le cose" e una "forte criticità nei percorsi di supporto alle difficoltà", specialmente per gli studenti con bisogni educativi speciali (Bes) e per le strategie di recupero.
La frase conclusiva dell'assessore, poi, dovrebbe far riflettere tutti: "Il fatto che il liceo di Trento abbia un alto profilo non significa che non debba occuparsi della serenità dei propri studenti. Se così tante persone stanno male è una scuola ingiusta, non è una scuola seria".
Il piano di miglioramento: la strada da seguire
Dopo questa ispezione, che ha smascherato così tante e varie problematiche, è scattata un'analisi approfondita per mettere a punto un vero e proprio "piano di miglioramento", così come lo ha definito il Dipartimento istruzione provinciale.
"Ci si aspetta dal dirigente scolastico che metta in campo le azioni per far sì che situazioni come quelle che ci sono non ci siano più", ha dichiarato l’assessore. Il piano, ha assicurato, è completissimo: "C’è tutto, obiettivi e azioni da mettere in atto. Con le tempistiche e diversi step di monitoraggio".
E le verifiche non mancheranno: "Rifaremo le valutazioni opportune tra qualche tempo". La prima scadenza? "A fine luglio". Insomma, il liceo sotto osservazione è chiamato a una vera e propria rivoluzione interna, per tornare a essere non solo una scuola d'eccellenza, ma anche un luogo dove gli studenti possano crescere sereni e realizzati.