
Le crisi nelle relazioni di coppia non autorizzano i genitori a eludere i loro doveri nei confronti dei figli. Entrambi i genitori devono mantenere un dialogo costante riguardo alle questioni legate ai propri figli e collaborare nella presa di decisioni che rispettino sempre l’interesse dei minori.
Non è raro, tuttavia, che i genitori separati o divorziati si trovino in disaccordo su alcune decisioni fondamentali. Tra queste, spesso, c’è proprio l’iscrizione a scuola. Come comportarsi in questi casi?
Indice
Iscrizione scuola: necessario l'accordo da parte di entrambi i genitori
Cerchiamo di fugare subito i dubbi: l'iscrizione di un figlio a scuola senza il consenso dell'altro genitore potrebbe configurare un reato.
In Italia, la responsabilità decisionale sull'educazione dei figli è condivisa tra madre e padre, a meno che un tribunale non disponga diversamente.
Procedere unilateralmente con l'iscrizione di un minorenne senza l'accordo dell'altro genitore potrebbe violare i diritti genitoriali e, in alcuni casi, essere considerato un atto di frode. Le conseguenze possono essere gravi e includere multe o sanzioni penali.
Per questo motivo, è essenziale rispettare il diritto di entrambi i genitori di partecipare alle decisioni cruciali relative all'istruzione dei figli, sempre nel rispetto della legge e dell'interesse superiore del minore.
Iscrizione online di figli di genitori separati
Quando si tratta di iscrizioni scolastiche online, è necessario che la richiesta sia sempre condivisa da entrambi i genitori, indipendentemente dalla situazione di separazione o divorzio.
Il modulo online prevede una sezione dedicata alla responsabilità genitoriale, dove il genitore che compila la domanda deve dichiarare di aver scelto la scuola in accordo con l'altro genitore. Anche per l'iscrizione cartacea alla scuola dell'infanzia, è obbligatoria una dichiarazione firmata dal genitore che presenta la domanda, confermando il consenso reciproco.
In breve, pur essendo possibile per uno dei genitori procedere con la compilazione del modulo, è indispensabile che sia presente una dichiarazione di consenso condiviso. Questa norma serve a tutelare il diritto di entrambi i genitori di essere coinvolti nelle decisioni educative del figlio.
Cosa fare in caso di disaccordo?
Se i genitori non riescono a trovare un accordo, le decisioni fondamentali relative ai figli devono comunque essere condivise. In caso di disaccordo persistente, è possibile rivolgersi al Tribunale per la risoluzione della controversia.
Il Giudice valuterà le posizioni di entrambi i genitori e, qualora il figlio abbia almeno 12 anni o sia capace di discernimento, prenderà in considerazione anche la sua opinione. Questo processo ha l’obiettivo di garantire che la decisione finale sia presa nell’interesse esclusivo del minore.
Il diritto all’istruzione e il ruolo del Tribunale
Il diritto all’istruzione è un principio fondamentale per tutti i minori e deve essere tutelato indipendentemente dalle dinamiche familiari. In situazioni di conflitto, il Tribunale ha il compito di intervenire per adottare la soluzione migliore per il bambino. Questo include garantire che le decisioni relative all’iscrizione scolastica siano prese nel rispetto della normativa e delle necessità educative del minore.
Una corretta comunicazione tra i genitori e, in ultima istanza, il ricorso al Tribunale, sono strumenti indispensabili per gestire situazioni di contrasto e tutelare sempre l’interesse del figlio.