
La prova invalsi arriverà presto alla maturità, non sono solo rumors. A confermare le voci che girano da giorni è Roberto Ricci, responsabile dei test Invalsi, nel question time di Skuola.net dedicato alle prove che i ragazzi di seconda superiore dovranno affrontare il 12 maggio.
Altre le novità annunciate: entro due anni potremo dire per sempre addio alla carta e persino vedere un test Invalsi d’inglese. Cambiamenti previsti anche per i ragazzi di terza media.PROVA INVALSI ALLA MATURITÀ? FORSE - “In un atto formale pubblico il ministro Giannini ha dato incarico all’Invalsi di studiare dei modelli alternativi di prova da proporre agli studenti dell’ultimo anno – dichiara Ricci a Skuola.net - Questo non significa che i test Invalsi arriveranno per forza alla maturità: i modelli sono diversi ed è il ministro che dovrà scegliere quale attuare. Si parla di sostituire i test con la terza prova o di svolgerla fuori dall’esame, in periodi diversi, o comunque legarla all’esame”.
Guarda il question time dedicato alle prove Invalsi per le scuole superiori:
PROVA INVALSI DI INGLESE? CI STIAMO LAVORANDO - L’Invalsi sta inoltre lavorando all’attuazione di altre novità: “Nel giro di un paio d’anni la prova si farà al pc – continua Ricci – Per quanto riguarda la prova Invalsi di inglese è tutto in fase di lavorazione, bisogna solo decidere a quali classi somministrarle”. Si tratterebbe comunque di un test che andrebbe ad affiancare quello di matematica e Italiano.
CAMBIAMENTI IN VISTA ANCHE PER LE PROVE INVALSI DI TERZA MEDIA - Aria nuova anche per i ragazzi di terza media. “Per la loro prova Invalsi si sta decidendo se lasciarla dov’è, farla fuori dall’esame ma comunque legata a questo o se separarla dal voto d’esame lasciandola comunque dove si trova ora”.
PROVA INVALSI 2016: NON SERVE PREPARARSI - Per quanto riguarda la prova Invalsi del 12 maggio dedicata ai ragazzi di seconda superiore, non ci saranno invece grandi sorprese. Inizieranno con il test Invalsi di italiano, poi con quello di matematica dopo una breve pausa. “Per prepararsi non serve fare niente di specifico – li tranquillizza Ricci - La prova è meno difficile di quello che gli studenti possono immaginare. Serve ragionare, leggere molto attentamente e poi un buon impegno”.

Serena Rosticci
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