
Gli studenti scendono in piazza contro i tagli all'istruzione ma soprattutto contro la nuova maturità. Manifestazioni di protesta sono andate in scena il 22 febbraio in tutta Italia. Uno sciopero nazionale, quello degli studenti, che ha bloccato le attività scolastiche, con sit-in e cortei, in almeno 30 diverse città.
Per cosa protestano gli studenti
Gli studenti non accettano le tante (e a dir loro intempestive) modifiche previste per la nuova maturità. Non ci saranno più la terza prova e la tesina al colloquio, ma verrà inserita la seconda prova “mista”, con greco e latino al classico, matematica e fisica allo scientifico e due lingue straniere diverse al linguistico. Per i ragazzi, si tratta di cambiamenti troppo "epocali" per poter essere inseriti durante l'anno scolastico.Non solo esame di maturità, però. Anche i tagli all'istruzione, 4 miliardi per l'esattezza, al centro della protesta. "Altro che cambiamento, si continua a colpire la scuola pubblica, mentre l’Italia è agli ultimi posti nel mondo per spesa in istruzione", affermano i sindacati studenteschi.
"Sostituire la tesina con il 'gioco' delle tre buste e improvvisare l’interdisciplinarità con la doppia seconda prova significa, per i maturandi, perdere un'occasione per esprimersi", ha dichiarato Giammarco Manfreda, Coordinatore Nazionale della Rete degli Studenti Medi. Gli fa eco Giulia Biazzo coordinatrice dell'Unione degli studenti: "Questa riforma non è stata condivisa con gli studenti. Sarà una primavera di mobilitazioni come non si vedeva dai tempi de 'La Buona scuola'. Questo Governo è bocciato".
Le voci dalle piazze
A Roma la protesta è terminata davanti alla sede del Miur, in viale Trastevere. Ad accompagnare il corteo decine di foto di Bussetti, Di Maio, Salvini e Renzi con la scritta "bocciato". Non mancano gli striscioni: da "Questo non è il cambiamento" a "Miur-tacci vostra" fino a "Da esame di Stato a c'è posta per te".A Milano, invece, un corteo studentesco, circa mille ragazzi, si è svolto nelle vie centrali, bloccando il traffico. Il corteo si è poi fermato nei pressi dell'Università Statale.
Momenti di tensione durante il corteo studentesco nel centro di Torino. Alcuni giovani hanno lanciato uova e pietre all'indirizzo dell'ufficio scolastico regionale, in corso Vittorio Emanuele, prima che la polizia riuscisse ad allontanarli. Numerosi i cori contro il ministro dell'Interno, Matteo Salvini.
A Cagliari, invece, le proteste si sono mischiate con le manifestazioni a sostegno dei pastori, in lotta per aumentare il prezzo del latte. Anche a Catania manifestazione di protesta e di solidarietà con i pastori sardi. Idem a Palermo: in centinaia dietro lo striscione su cui campeggiava la frase: "Ci sei mai stato in una scuola del Sud? Bussetti impegnati tu!", facendo riferimento alle parole del ministro dell'Istruzione che invitava gli insegnanti del Sud a impegnarsi di più.