
Tutti sanno cos’è l’AIDS. O almeno, ne sanno la definizione. Ma essere veramente informati è un'altra cosa. In occasione della Giornata mondiale contro l'AIDS il 1° dicembre 2014 Skuola.net ha voluto indagare se i ragazzi hanno una vera educazione sul tema.
Hanno risposto in 4mila studenti di scuole medie, superiori e università. Circa il 90% è al corrente del fatto che si trasmette attraverso rapporti sessuali non protetti o scambi di sangue. Sa che stare accanto ad una persona non implica il contagio, o che un bacio non è rischioso. E sa anche che l’uso del preservativo evita i problemi. Tuttavia, ad un esame più attento, le conoscenze appaiono superficiali e le abitudini degli under 19 ne sono la testimonianza: il 16% non usa mai il preservativo.
Guarda il video del singolo registrato per la Giornata mondiale contro l'AIDS 2014. Tra gli artisti anche One Direction, Chris Martin (Coldplay) e Bono (U2)
GIOCARE ALLA ROULETTE RUSSA CON L'AIDS - I ragazzi giocano una sorta di ingenua roulette russa con l’HIV. Ben il 16%, circa 1 su 6, confessa di non usare mai il preservativo. Un altro 18% dice invece di usarlo solo in caso di rapporti occasionali. Eppure sanno della possibilità di contrarre una grave malattia attraverso i rapporti non protetti. Il 96% ha indicato l’AIDS come una delle malattie a rischio contagio. Il 58% circa, indica anche la sifilide. E poi sono state selezionate anche l’epatite, la mononucleosi, il tifo. Solo il 2% circa crede non ci sia pericolo.
TANTA CONFUSIONE SULL'HIV - Se a prima vista i ragazzi mostrano di sapere di cosa si tratta, quando si chiede loro di specificare in quale maniera avvenga il contagio attraverso il sangue, il 40% sbaglia la risposta. Uno su 3 pensa che il contagio avvenga esclusivamente quando il sangue del soggetto sano entra in contatto diretto con il sangue infetto. Il 6%, invece, ignorava che si trasmettesse attraverso il sangue.
DALL'AIDS NON SI GUARISCE - La convinzione del 25% degli intervistati sul fatto che l’AIDS sia una malattia ormai guaribile rende ancora più evidente la loro confusione. E il terrore del 6% di loro, che crede che si muoia in poco tempo, ignorando i progressi scientifici degli ultimi anni, ne è un’ulteriore prova. Non tutti poi sono al corrente di poter fare il test gratuitamente e in maniera anonima. Uno su 3 non lo sapeva.
SESSO, QUESTO SCONOSCIUTO - Tanti i dubbi che riguardano più in generale il sesso e la prevenzione. Anche rispetto alle gravidanze indesiderate. Uno su 6 crede che se si fa sesso per la prima volta non si possa rimanere incinta. Uno su 4 pensa che sia impossibile avere una gravidanza se il rapporto avvenga entro le 24 ore dalla fine del ciclo mestruale. C’è poi un esiguo, ma importante, 6% che pensa che fare sesso in piedi eviti la fecondazione. Ancora più sorprendente il 7% che usa la Coca Cola come metodo contraccettivo.
EDUCAZIONE SESSUALE, URGENTE MA ASSENTE - Questa ricerca mostra che l’educazione sessuale non sia solo utile, ma indispensabile per prevenire comportamenti a rischio. Tuttavia questa è assente nelle scuole italiane ben nel 72% dei casi. Tuttavia esiste chi ne parla con i propri professori in classe (15%) e chi ha frequentato corsi specifici (10%). Peccato che di questi 1 su 2 li abbia considerati ripetitivi o poco interessanti.
Carla Ardizzone