
Anche l’acquisto dei libri scolastici a volte può regalare qualche sorpresa! E no, non solo per i prezzi, spesso esorbitanti, ma anche per qualche contenuto tutt’altro che esatto. E’ quanto accaduto ad una mamma di Belluno che sfogliando il testo, nuovo di zecca, di quinta elementare di sua figlia si è imbattuta in una vera e propria gaffe che nel 2011 attirò nono poche critiche e sfottò all’allora Ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini.
L’errore nel testo
Il libro, citato in un articolo di La Repubblica, sarebbe il sussidiario ‘Capire il presente’, della Mondadori Eductional. A pagina 158 recita “Oggi il Gran Sasso ospita un Parco nazionale e dei laboratori sotterranei per la ricerca scientifica” e fin qui nulla di strano, se non fosse che poi continua così “Un lungo tunnel collega questi laboratori al Cern, il più grande laboratorio di fisica, che si trova al confine tra la Svizzera e la Francia, vicino alla città di Ginevra”. Insomma, secondo il sussidiario ci sarebbe un tunnel, che a conti fatti risulterebbe di circa 732 chilometri, che collega il Gran Sasso a Cern. Una gaffe che alla mamma di Belluno non è certo sfuggita e che ha ricordato un episodio che qualche anno fa suscitò non poche polemiche.
La gaffe sul tunnel dei neutrini
Nel 2011, infatti, in un comunicato dell’allora Ministro dell’istruzione Maria Stella Gelmini, in cui si congratulava per la scoperta dei neutrini grazie ad un esperimento Gran Sasso-Cern, si leggeva “Alla costruzione del tunnel tra il Cern ed i laboratori del Gran Sasso, attraverso il quale si è svolto l’esperimento, l’Italia ha contribuito con uno stanziamento oggi stimabile intorno ai 45 milioni di euro”. Il comunicato dava quindi per assodato l’esistenza di un tunnel in cemento che dal centro dell’Italia arrivava in Svizzera. Subito arrivò una pioggia di polemiche e di sfottò da parte della politica e della stampa che tenne banco per diverse settimane.
La reazione della casa editrice
Dopo esser stata contattata, la casa editrice ha confermato l’errore specificando che ne era già a conoscenza da due anni e proprio per questo motivo il testo era stato sospeso. Alcune vecchie copie quindi sono rimaste in giacenza, tra queste quella arrivata nelle mani dell’attenta mamma di Belluno.Manlio Grossi