Matteo Bortone
Autore
Ministro Giuseppe Valditara e Francesca Albanese

Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha richiesto agli organi competenti l’avvio di un’ispezione in alcune scuole toscane che hanno ospitato la relatrice speciale dell’Onu per i territori palestinesi occupati, Francesca Albanese.

Gli incontri con Albanese sono avvenuti in orario scolastico e avrebbero violato una precedente circolare ministeriale che vieta incontri politici in aula senza contraddittorio.

Alla vicenda ha fatto seguito anche un’interrogazione parlamentare richiesta da Fratelli d’Italia, dopo che alcuni esponenti locali del partito hanno riportato il contenuto degli interventi della relatrice speciale dell’Onu.

Il ministro ha dichiarato: “Le ispezioni mirano a verificare la realtà dei fatti e la eventuale responsabilità degli organi scolastici coinvolti".

Indice

  1. Le accuse contro Francesca Albanese
  2. L'iniziativa del ministro
  3. Il ministro Valditara

Le accuse contro Francesca Albanese

Le accuse nei confronti di Francesca Albanese sono riassunte in un comunicato della Lega in Toscana, riferendosi a quanto scritto sui quotidiani 'il Giornale' e 'il Tempo': “Come riportato da alcuni organi di stampa, sembrerebbe addirittura che la relatrice speciale dell’Onu abbia accusato l’attuale governo di essere ‘fascista’, ‘complice di un genocidio’ e detto ai ragazzi di occupare le scuole”.

I controlli voluti da Valditara sono ancora in corso e si parla della possibilità di acquisire la registrazione del webinar

Per i docenti e i dirigenti scolastici coinvolti, la situazione potrebbe portare a sanzioni disciplinari da parte del Direttore Generale dell'Ufficio Scolastico Regionale (USR).

L'iniziativa del ministro

L’iniziativa del ministro Valditara si è concentrata in particolare su due istituti scolastici che erano già finiti al centro di un'interrogazione parlamentare presentata dal deputato di Fratelli d’Italia, Alessandro Amorese.

Nello specifico, si parla di alcune classi del Liceo Montale di Pontedera (Pisa), ed una classe della seconda media dell’Istituto Comprensivo “Massa 6”.

Questi studenti avrebbero partecipato a un incontro proposto dalla rete di insegnanti “Docenti per Gaza”, con la partecipazione della Albanese. L'incontro era incentrato sulle tematiche del suo libro ‘Quando il mondo dorme. Storie, parole e ferite dalla Palestina’.

L'interrogazione parlamentare ha sollevato un forte dubbio sul modo in cui l'evento è stato organizzato, evidenziando che: “Iniziative scolastiche di questo tipo, se svolte in assenza di un adeguato contraddittorio, rischiano di assumere il carattere di un indottrinamento ideologico", spiega Amorese.

Si tratta di un rischio che si scontra con i principi fondamentali che dovrebbero guidare l’attività educativa, cioè: "pluralismo, equilibrio formativo e imparzialità".

Per questo, è stata richiesta a Valditara la verifica che l'organizzazione dell'incontro fosse stata gestita "nel rispetto della salvaguardia dell’equilibrio formativo e dell’imparzialità", pur riconoscendo l'autonomia delle scuole.

Il ministro Valditara

Il caso sta facendo discutere tra i vari schieramenti politici, ma Valditara in un’intervista a 'Il Tempo' ha ribadito i suoi doveri: “Come ministro ho il dovere di conoscere se questi fatti sono realmente accaduti, per giunta senza contraddittorio e durante una lezione curriculare quando tutti gli studenti hanno l'obbligo di presenza".

"Laddove siano state fatte davvero affermazioni di questo tipo, gli organi competenti dovranno appurare eventuali responsabilità all'interno della scuola. Perché si tratterebbe di fatti incompatibili con una scuola costituzionale che deve insegnare il pluralismo, lo spirito critico e un confronto improntato al dialogo e non all'insulto e tanto meno a violare le leggi dello Stato", ha aggiunto Valditara.

 

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