
Fucili, bombe a mano, tute vegetate e bicipiti scolpiti: la naja torna di moda. Non mancano mai i giovani che si appassionano al mondo delle stellette e sognano l’arruolamento. Questo è quanto hanno confessato i ragazzi rispondendo ad un nostro sondaggio. Infatti, il 5% dei maturandi è interessato ad una carriera nelle forze armate dopo il percorso di formazione secondaria. Ovviamente, tutto in base alle personali ambizioni e doti caratteriali. Si può scegliere tra truppa, sottufficiali e ufficiali, con diversi percorsi di formazione ai quali corrispondono diverse carriere e titoli di studio.
SOGNO L’ACCADEMIA MILITARE - Per molti, la carriera militare è la massima ambizione: un percorso di eccellenza e prestigio, fondato sulle solide basi di anni di tradizioni e storia e mirato alla formazione di base degli ufficiali. Le Accademie Militari offrono percorsi di studio universitari differenziati a seconda della specializzazione per la quale si viene reclutati, dal ruolo Sanità (Medicina o Chimica e Tecnologie Farmaceutiche) a quello del Genio (Ingegneria). I futuri ufficiali Carabinieri del ruolo normale si laureano, invece, in Giurisprudenza. Alle materie del corso di studi universitario, si affiancano quelle teorico - pratiche di tecnica militare, periodi di addestramento formale e di intensa e variegata attività fisica.
FUTURO SOTTUFFICIALE - Al fianco della formazione magistrale, anche nel mondo militare è presente quella triennale. Le Scuole Sottufficiali delle quattro forze armate (Esercito, Aeronautica, Marina e Carabinieri) preparano ogni anno professionisti dotati di ottime competenze nel campo delle Scienze Organizzative e Strategiche e nel campo delle Scienze della Sicurezza. Anche qui tutto ruota in maniera predominante attorno a un solido addestramento militare, istruzione formale e una ricca dose di attività fisica.
MAMMA, PARTO VOLONTARIO - Per chi non vuole troppi grilli per la testa e non ha intenzione di continuare a studiare c’è la truppa. L’arruolamento come Volontario in Ferma Prefissata permette, previo superamento delle prove mediche e attitudinali e di una selezione per titoli, di accedere a un periodo di formazione presso uno dei RAV dislocati sul territorio nazionale. Qui i futuri caporali acquisiscono la disciplina e il regolamento militare, imparano a maneggiare le armi e apprendono i fondamenti della tecnica militare. A questo periodo di formazione possono seguirne altri più specializzati, che formano dei veri e propri professionisti nei più disparati settori. Al termine dell’anno di ferma si può scegliere se partecipare al concorso per una rafferma a quattro anni, denominata VFP4, dopodiché, sempre per concorso, si può transitare nel servizio permanente.
ATTRATTI DAL POSTO FISSO – Uno dei motivi per cui molti giovani oggi sono attratti dalla carriera militare è che questa offre una via di scampo dalla disoccupazione, oltre che una sicura fonte di reddito. La formazione universitaria degli ufficiali e dei sottufficiali è completamente gratuita: università, libri, vitto, alloggio e uniformi (con tanto di lucido per le scarpe) è totalmente a cura dell’Amministrazione. In più si percepisce un mensile di circa 900 euro netti, che dopo due anni, con il raggiungimento del ruolo di sottotenente, sale attorno a 1600 euro. Anche per i volontari il salario è variabile e per il primo anno oscilla tra gli 850 e i 950 euro.