C.Galgano
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Aula vuota

Un errore nella formazione della graduatorie del concorso docenti PNRR ha sconvolto la vita di una docente, che dopo due mesi di insegnamento come professoressa di ruolo è stata licenziata. Adesso è disoccupata e indecisa se proseguire la sua carriera nel mondo della scuola: “Avevo preso casa, visto che avevo un contratto a tempo indeterminato, ma adesso non so come farò” racconta a ‘Orizzonte scuola’.

Indice

  1. La storia della docente assunta di ruolo per errore
  2. “Non so se vorrò continuare a fare l’insegnante”: la frustrazione della docente
  3. La richiesta di un intervento da parte del Ministro

La storia della docente assunta di ruolo per errore

Ha 39 anni e 12 di precariato alle spalle. Partecipa al concorso docenti bandito lo scorso anno e il 6 settembre l’Ufficio scolastico regionale per la Campania le comunica che verrà finalmente assunta di ruolo: “Ero l’ultima tra i riservisti con servizio”, racconta. L’11 settembre prende servizio a scuola, ma, dopo la pubblicazione dei decreti rettifica dell’Ufficio scolastico regionale del 28 e 31 ottobre e del 4 novembre, scopre di non essere più in graduatoria. La stessa sorte si abbatte anche su altre sei insegnanti. A quel punto la scuola è costretta a licenziarla. “Il 6 novembre, io sono in classe, l’Ufficio scolastico manda il decreto di revoca dell’incarico, stavolta personalmente. Sono andata via da scuola in una condizione indescrivibile. Il 7 mattina il Ministero mi manda il licenziamento.” spiega l'insegnante.

Non so se vorrò continuare a fare l’insegnante”: la frustrazione della docente

Dopo aver organizzato la sua vita in funzione del nuovo lavoro e dopo aver comprato casa, la docente si ritrova disoccupata per la prima volta nella sua vita. “Sono distrutta psicologicamente, non so se vorrò continuare a fare l’insegnante, il lavoro che amo e che ho svolto per 12 anni.” racconta piena di dolore. Poi continua confessando di non sentirsi pronta a riprendere servizio: “Una convocazione mi è arrivata sul sostegno, non me la sono sentita, per come sto ora psicologicamente mi sembrava un torto accettare. I ragazzi hanno bisogno di una persona forte dal punto di vista emotivo, non certo di me in questo momento. Ma tutto questo è un danno a noi licenziate. Danni su danni: senza lavoro, disoccupazione per 4 mesi, nel frattempo non si matura nemmeno punteggio”. 

La richiesta di un intervento da parte del Ministro

Mentre resta indecisa se presentare ricorso, con il rischio di uscirne sconfitta, la docente chiede l’intervento del Ministro dell’Istruzione e del Merito: “Oggi sono a casa, a pezzi, al mio posto un ragazzo di 26 anni senza esperienza - racconta - Amo profondamente la scuola, ma se mi devo ammalare non continuo. Per questo al momento credo di non partecipare al prossimo concorso. Non serve l’esperienza, a quanto pare, posso essere superata da chi ha il servizio civile o ha comprato un titolo. Vorrei che la mia storia arrivasse a Valditara”. 

Chiara Galgano

Data pubblicazione 21 Novembre 2024, Ore 12:10
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