C.Galgano
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I prof sono obbligati a concedere almeno una giustificazione ad ogni studente? articolo

Oltre a quelle firmate dai genitori, alcune volte i professori permettono agli alunni di auto-giustificarsi prima di un’interrogazione o prima di un compito in classe. Esiste una legge che regola il numero di giustificazioni o che obbliga i docenti a concerderle?

C’è chi ne concede una a quadrimestre, chi ne concede addirittura due, ma non tutti i docenti sono disposti a venire incontro alle difficoltà e alle esigenze degli studenti, perciò capita anche di non averne a disposizione nessuna.

Cosa accade in questi casi?

 

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Interrogazioni e giustificazioni

Può capitare di non sentirsi sufficientemente preparati per sostenere un’interrogazione in classe, ma il professore è lì davanti a voi e sta per scegliere il nome del malcapitato che dovrà andare alla cattedra. L’ansia è alle stelle e non sembra esserci via d’uscita. Fare scena muta vi costerebbe la media e sicuramente in questi casi non è possibile darsi alla fuga. Ma forse una soluzione c’è ed è la tanto amata giustifica. E no, non stiamo parlando di quella che firmano mamma e papà, ma di quella che il tuo magnanimo prof ti ha concesso all’inizio dell’anno per auto-giustificarti proprio in casi come questi.

 

Le giustificazioni concesse dal prof

Qualche volta, soprattutto durante la scuola superiore, accade che i professori più ben disposti concedano ai loro fortunati studenti la possibilità di chiedere di non farsi interrogare, quando non dovessero sentirsi adeguatamente preparati. Ovviamente non ci si può astenere sempre dalle interrogazioni e i docenti si aspettano che i ragazzi siano sufficientemente maturi da capire quando è o non è il caso di servirsi della giustificazione a loro concessa. Il numero di volte durante le quali è consentito chiedere di essere esclusi dalle verifiche orali, è stabilito dal professore e comunicato agli studenti nel corso dei primi giorni di lezione. Alcuni docenti consentono al massimo una giustificazione all’anno ad ogni alunno, altri una a quadrimestre, mentre nei casi più fortunati può capitare di averne a disposizione anche due a quadrimestre. Una volta usati tutti i “jolly” contro le verifiche, lo studente non potrà più rifiutarsi di rispondere alle domande del prof. Ma è tutto dovuto? 

 

È obbligatorio concedere le giustificazioni?

Purtroppo nella maggior parte dei casi i professori non concordano con i ragazzi la possibilità delle giustificazioni e, in questo caso, a meno che non si sia in possesso di un documento firmato dalla famiglia, lo studente deve farsi interrogare. Ma è giusto non concedere giustificazioni oppure il professore è obbligato a farlo? Purtroppo non esiste alcuna legge che vincola i docenti a dare ai ragazzi la possibilità di sottrarsi alle verifiche orali. Ricordiamo che le giustificazioni in aula sono un'opportunità, un “favore” che gli insegnanti più comprensivi accordano agli alunni. Ogni docente ne stabilisce il numero, i criteri per accettarle e le regole per presentarle, ma nessuno è davvero obbligato a concederle.

 

Prepararsi è meglio

In ogni caso le interrogazioni, così come le verifiche scritte, sono essenziali per permettere ai professori di poter valutare quanto avete appreso e attribuire un giudizio alla vostra preparazione. Senza compiti in classe e verifiche orali, non potrete ricevere un voto, perciò ne consegue che, nonostante le giustificazioni, prima o poi sarete chiamati a rispondere alle domande del vostro insegnante. E no, non basta una sola interrogazione per permettervi di essere valutati, quindi nolenti o volenti, dovrete essere sottoposti a qualche verifica e quindi è sempre meglio essere preparati.

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