
Quando arriva una diagnosi di Disturbo Specifico dell’Apprendimento, la prima domanda che molti genitori si pongono è come muoversi concretamente. Gli esperti indicano alcuni elementi chiave: informarsi correttamente, costruire un dialogo costante con la scuola e creare un contesto familiare capace di accompagnare il bambino nelle difficoltà senza amplificarle.
Capire cosa fare, quali passi intraprendere e come sostenere il proprio figlio nella vita quotidiana è un passo prioritario.
Indice
Cosa si intende per Disturbi Specifici dell’Apprendimento
I DSA sono condizioni che interferiscono con alcune abilità di base, come la lettura, la scrittura e il calcolo. Fanno parte di questo gruppo:
- la dislessia,
- la disortografia,
- la disgrafia,
- la discalculia.
Non riguardano il livello di intelligenza, ma le modalità di elaborazione delle informazioni che rendono alcune attività più complesse rispetto alla media.
Quali sono i campanelli d’allarme più frequenti
Alcuni segnali ricorrono con maggiore frequenza nei bambini con DSA. Tra questi ci sono:
- una lettura molto lenta,
- errori ortografici persistenti,
- una grafia poco chiara o disorganizzata,
- difficoltà nel memorizzare procedure matematiche,
- problemi nella comprensione dei testi.
Il ruolo dei genitori nella quotidianità
La famiglia rappresenta il primo contesto in cui il bambino impara a confrontarsi con le proprie difficoltà. Il modo in cui i genitori interpretano e gestiscono la diagnosi incide sulla percezione che il figlio sviluppa delle proprie capacità. I genitori possono affiancare i figli con DSA attraverso:
- Sostegno emotivo: le difficoltà scolastiche possono generare frustrazione, è fondamentale che ci sia un ambiente familiare incoraggiante.
- Strategie di studio: strumenti come audiolibri, software di supporto alla lettura o mappe concettuali possono facilitare lo studio.
- Collaborare con la scuola: partecipare agli incontri, condividere osservazioni e richiedere strumenti come il Piano Didattico Personalizzato consente di costruire un percorso coerente tra casa e scuola.
- Rivolgersi a figure specialistiche: il contributo di professionisti come logopedisti, psicologi, tutor specializzati e terapisti occupazionali permette di lavorare in modo mirato sulle specifiche difficoltà.
L'impatto del supporto familiare
Diversi studi sottolineano l’importanza del ruolo dei genitori. Una ricerca di Tiengsomboon e Luvira ha evidenziato che le famiglie che adottano un approccio basato sulla comprensione delle difficoltà, sul rinforzo positivo e sulla collaborazione con la scuola osservano miglioramenti sia sul piano scolastico sia su quello emotivo. La comunicazione costante e il coinvolgimento attivo favoriscono una maggiore fiducia e autonomia nei bambini.