
Avevamo già parlato del caso del liceo di Rovigo in cui, con una circolare indirizzata a tutte le classi della scuola, si comunicava: "Gli alunni dovranno portarsi da casa la carta igienica". La direttiva aveva previsto, infatti, il ritiro di tutti i rotoli di carta igienica presenti nei bagni. Una misura temporanea, adottata dopo numerosi episodi di vandalismo, che però ha provocato non poche polemiche.
A tal proposito si è espresso il docente-influencer, Ermanno Ferretti - che insegna in quella scuola - nel corso di un'intervista con il ‘Corriere del Veneto’: "La misura della carta igienica ha spinto i ragazzi a prendere posizione: alcuni studenti hanno fatto ammenda coi loro compagni", ha detto il professore.
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Parola al docente-influencer
Ferretti, docente di Storia e Filosofia del liceo veneto, è anche un volto noto del web. Online conta oltre 186 mila follower, e sui suoi canali riflette sulla scuola di oggi, sul linguaggio digitale e sul ruolo della filosofia nella formazione dei ragazzi.
Esponendosi sulla vicenda, ha spiegato: "Fa un po' impressione 'sta cosa di portarsi il rotolo da casa, ma i ragazzi stanno iniziando a chiedere scusa".
La ricostruzione dell'accaduto
Nel corso dell’intervista, il docente ha ricostruito quanto accaduto negli ultimi mesi. "Si sono verificati diversi casi spiacevoli, reiterati, di sporcizia, palle di carta bagnate, spreco cospicuo di carta. Si è tentato un intervento con le classi vicine ai bagni in questione, cercando di farle ragionare, però la dirigente ha ritenuto per il momento di togliere la carta dai bagni coinvolti".
Un passo che, a detta del docente, non ha soltanto colpito i responsabili degli episodi, ma ha anche spinto gli altri studenti a farsi avanti: "Anche i ragazzi stessi so che stanno facendo un lavoro tra di loro, rappresentanti d'istituto sono passati classe per classe a parlare coi loro compagni. L’idea è che la cosa possa risolversi, se tutto va bene, anche prima del mese previsto dalla circolare".
Il ruolo degli studenti: un richiamo alla civiltà
Tra gli studenti, infatti, nonostante qualche inevitabile lamentela, la reazione non è stata così negativa come si sarebbe potuto immaginare: "In realtà i ragazzi non l'hanno presa troppo male. Certo, fa un po' specie arrivare in bagno e non trovare la carta igienica o doversela portare da casa nello zaino, ma in realtà la reazione è stata molto più consapevole di quanto ci si potrebbe aspettare".
La gestione collettiva del problema ha contribuito, inoltre, a rompere quel velo di omertà che spesso accompagna i piccoli atti di vandalismo nelle scuole.
La reazione dei diretti responsabili
E mentre il mese di “no-wc paper” procede, qualcosa sembra muoversi anche tra i responsabili più diretti: "Diciamo che la misura della carta igienica ha spinto i ragazzi a prendere posizione: così so che in certe classi ci sono stati dei chiarimenti anche importanti, per cui alcuni studenti hanno fatto ammenda coi loro compagni".
La dirigente scolastica dell'istituto, dal canto suo, sembra avere lasciato aperta la porta a una revoca anticipata della decisione, qualora la situazione dovesse stabilizzarsi: "La misura del ritiro della carta igienica era previsto durasse un mese, ma se i ragazzi mostreranno la maturità necessaria (come pare stiano facendo) la preside si è già detta disponibile ad ascoltarli e a far ritornare le cose alla normalità".