Serena Rosticci
di Serena Rosticci
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contributi studenti rivolta

O paghi o niente scuola. Non è la prima volta che leggiamo di affermazioni del genere quando si parla di contributi scolastici e stavolta la minaccia è partita dall’Istituto professionale Bertarelli di Milano.

La differenza rispetto le altre volte è che, in questa scuola, tutti gli studenti sono in rivolta per non pagare o per avere il rimborso dei contributi.

SE NON PAGHI NIENTE SCUOLA! - Come sappiamo non sono poche le scuole che, durante il periodo delle iscrizioni, richiedono il pagamento di un contributo senza specificare il suo carattere volontario, e l’istituto Bertarelli è una di queste. A febbraio scorso ha imposto ai suoi studenti il pagamento di 150 euro di contributi, pena la sospensione della frequenza. E non solo: per chi non fosse riuscito a pagare la somma entro febbraio, sarebbe scattata una specie di mora che avrebbe fatto salire il contributo a 225 euro.

GLI STUDENTI DICONO NO - A febbraio molti studenti dell’istituto Bertarelli pagarono il contributo imposto dalla scuola, ma poi arrivò la nota de Ministero dell'Istruzione che ribadiva la volontarietà del pagamento dei contributi. Da quel momento gli studenti sono in rivolta rifiutandosi di pagare e chiedendo il rimborso dei contributi già pagati. Gli alunni del professionale in questione hanno deciso di far valere le proprie ragioni e affermano di avere già pronta una denuncia alla Guardia di Finanza e alla Corte dei Conti.

VINCE LA CHIAREZZA - Tutti siamo a conoscenza della situazione in cui versa attualmente la scuola italiana e la mancanza di fondi per le attività dei ragazzi è ben nota. Ma imporre il pagamento di un contributo, per altro volontario, attraverso minacce non è la strada giusta. Invece, se le scuole rendessero partecipi le famigli della situazione in cui versano chiedendo un aiuto economico, siamo certi che molti non si tirerebbero indietro.

La tua scuola ti ha mai imposto il pagamento dei contributi volontari? Scrivi a redazione@skuola.net!

Serena Rosticci