Serena Rosticci
di Serena Rosticci
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 sono centinaia le segnalazione giunte alla redazione di Skuola.net in materia di contributi scolastici

Altra grande vittoria di Skuola.net. Dal 24 Febbraio scorso, giorno in cui è andato in onda il servizio di denuncia realizzato da “Le Iene” in collaborazione con Skuola.net e Tgcom24, sono giunte oltre un centinaio di segnalazioni da parte degli studenti, che lamentavano la richiesta di denaro da parte delle scuole al fine di poter confermare l’iscrizione all’anno successivo.

Il servizio televisivo ha avuto effetto anche sul Ministero, che proprio ieri ha emanato una circolare, a firma del Direttore Lucrezia Stellacci, nella quale si ricorda che tali comportamenti “costituiscono una vera e propria lesione del diritto allo studio costituzionalmente garantito”.


FAMIGLIE ALLA RESA DEI CONTI
- Infatti, le famiglie italiane oltre alle solite tasse si vedono costrette a pagare anche un contributo, quello scolastico, che invece per sua natura è volontario. Con lo scoccare della data del 28 febbraio scorso, ultimo giorno per potersi iscriversi al prossimo anno scolastico attraverso la procedura online, le segnalazioni giunte alla nostra Redazione si sono addirittura moltiplicate.

SE NON PAGHI TI SOSPENDO - In un istituto tecnico della provincia di Treviso, si sarebbe arrivati a minacciare la sospensione per chi non aveva pagato il contributo. Questa è solo una delle segnalazioni giunte in questi giorni alla nostra redazione e che ci ha fatto riflettere sulla condotta di alcune scuole: “La mattina del 05/03 una bidella è passata per le classi della scuola durante l’orario di lezione chiamando un elenco di alunni che dovevano presentarsi in aula magna: erano circa un centinaio di ragazzi. Lì hanno trovato a parlargli il Preside che gli ha detto molto chiaramente che se entro l'otto marzo l'iscrizione non sarà pagata verranno sospesi e verranno chiamate le famiglie”. Inoltre il Dirigente Scolastico avrebbe rincarato la dose dicendo che “Se non avessi pagato l’iscrizione avrebbe chiamato gli assistenti sociali, in quanto i ragazzi non sarebbero risultati iscritti a nessuna scuola”. A questo punto Skuola.net non poteva non contattare il Dirigente Scolastico dell’istituto in questione che ha confermato la circostanza della riunione, ma ha chiarificato che “il fine era di convocare tutti quelli che dopo la scadenza dei termini ancora non avevano regolarizzato la loro domanda di iscrizione”, rassicurando che “anche chi non paga sarà iscritto”.

NO CONTRIBUTO, NO ISCRIZIONE - Ma anche a Napoli le cose non sembrano troppo diverse. Un disoccupatodi 27 anni ha deciso di tornare a scuola per prendere almeno la Maturità, ma non può permettersi di pagare il contributo scolastico. Così lo ha “fatto presente con documentazione stampata delle dichiarazioni del Ministero della Pubblica Istruzione e dimostrato che non potevano obbligare a pagare i contributi scolastici. Le risposte sono state: qui così funziona, se non paghi non ti iscriviamo". Anche in questo caso lo studente ha preferito rimanere anonimo per paura di ritorsioni, tuttavia la documentazione dei casi in questione insieme agli altri sarà inviata nelle prossime ore al Ministero della Pubblica Istruzione per gli opportuni approfondimenti.

SI AI CONTRIBUTI, MA SOLO SE C'È LA POSSIBILITÀ
- Insomma, è evidente che ci sia bisogno urgentemente di un intervento sul tema della contribuzione della famiglie al bilancio delle scuole perché sembra ormai inevitabile che le scuole abbiamo bisogno di questo sostegno per garantire un certo livello di qualità e di servizi. Tuttavia questo non può ricadere sulle fasce più deboli di reddito, e stante l’attuale normativa, non può essere ottenuto con strumenti vessatori o coattivi.

E tu hai mai ricevuto pressioni dalla scuola per il pagamento dei contributi?