
L'obbligo non esiste. Queste le parole perentorie di Giorgio Rembado, presidente dell'Associazione Nazionale Presidi. Come Skuola.net sosteneva da tempo, i contributi scolastici non hanno un carattere obbligatorio ma sono esclusivamente volontari.
Vi riportiamo quindi l'intervista pubblicata sulle colonne de "La Stampa" il 7 Marzo, a seguito della denuncia di Skuola.net sugli abusi commessi dalle Scuole in merito al Contribuo Scolastico , che dovrebbe essere obbligatorio. L'intervista è a cura di Flavia Amabile.
Giorgio Rembado, presidente dell'Associazione Nazionale PResidi, le scuole ne approfittano: obbligano le famiglie a pagare i contributi. Ma non sono volontari?
Sono volontari, certo, ma sono sempre più indispensabili perché le scuole non hanno più mezzi da parte del ministero per svolgere l'attività didattica.
Alcune però sostengono di avere il diritto di chiedere i contributi anche a chi non vuole versarli.
Tutto sommato, e non da oggi, la questione dei contributi volontari si gestisce a livello di consiglio di istituto. Prima si trattava di un'abitudine limitata alle scuole superiore, ora si è estesa anche alla scuola dell'obbligo. Ciascuna scuola stabilisce il contribuo in quella sede. Poiché sono presenti anche i rappresentanti dei genitori che sono molto ascoltati, si finisce per considerare un vincolo la decisione.
Eppure dalla Costituzione alle circolari del ministero, fino alle pronunce di alcuni Uffici scolastici regionali, la questione è chiara.
Non c'è alcun dubbio. Nessuna decisione di un consiglio di istituto può ribaltare quelle leggi. Le scuole dovrebbero agire in modo diverso, informando le famiglie delle difficoltà e convincendole a dare il loro contributo nell'interesse dell'istituto frequentato dai loro figli. Se non dovessero riuscirci dovrebbero avere dei margini per coprire da sole la cifra mancante. L'obbligo non esiste.
Cosa accade nella tua scuola? I contributi vengono presentati come volontari o come obbligatori? Dì la tua commentando la news!