
Il Consiglio di Stato, l'organo che dà pareri sui testi delle leggi, si è recentemente espresso sulle novità riguardanti il voto di condotta, che in caso di insufficienza in pagella portano alla bocciatura automatica. Modificando un po' il tiro sulla norma.
Nel suo parere n. 581/2025, reso il 13 giugno 2025, dedicato alla modifica del DPR 249/1998, si precisa infatti che non si può bocciare uno studente con un voto inferiore a 6 in condotta così, su due piedi, per una mancanza qualsiasi.
Dunque, se il voto di condotta è inferiore a sei, la non ammissione alla classe successiva o all'esame di Stato (sia alle medie che alle superiori) non può essere automatica se basata su violazioni generiche del regolamento.
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Insufficienza legittima solo per "atti gravi e reiterati"
Su questo punto cruciale, il Consiglio di Stato ha fatto una precisazione fondamentale. Non basta un generico riferimento a "violazioni del regolamento di istituto" per dare un voto insufficiente in condotta.
L'attribuzione di un voto di condotta inferiore a sei deve basarsi su "comportamenti gravi e reiterati".
E cosa si intende per "gravità"? Il Consiglio lo spiega bene: si parla di "violazione della dignità della persona, il rischio di incolumità altrui, mancanze disciplinari gravi e reiterati, atti di violenza verso personale e studenti".
Insomma, un 5 in condotta non si dà per una singola dimenticanza o una bravata di poco conto. Deve esserci un quadro serio e ripetuto di comportamenti inaccettabili.
In mancanza di questi requisiti, ha chiarito il Consiglio, "la sanzione si porrebbe in contrasto con il principio di proporzionalità e con la stessa legge 150/2024".
Con il 6 in condotta scatta il "debito"
Ma le novità, ricordiamo, non finiscono qui. La riforma riguarda anche il 6 in condotta, che comporta delle conseguenze.
In questo caso, il consiglio di classe non delibera subito l'ammissione alla classe successiva. C'è un passaggio intermedio: lo studente deve prima consegnare un elaborato critico in materia di cittadinanza attiva e solidale.
Il giudizio sull'ammissione alla classe successiva resta sospeso fino alla valutazione di questo elaborato. E attenzione: se l'elaborato non viene presentato o viene giudicato insufficiente, scatta la non ammissione all'anno scolastico successivo.