
Ormai mancano appena un paio di giorni alle tanto attese vacanze pasquali. C’è chi si è già programmato gite fuori porta con gli amici o con i propri genitori e chi, con la testa, si trova già disteso sull’erba di qualche bel parco.
Ma nel bel mezzo delle più rilassanti e divertenti fantasie degli studenti, ecco far minacciosamente capolino loro, i compiti per le vacanze.COMPITI SI, COMPITI NO – Quest’anno le vacanze pasquali arrivano proprio nel bel mezzo del dibattito riguardante i compiti per casa che vede pedagogisti e psicologi schierarsi a loro favore o contro. Addirittura il ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, ha preso posizione dichiarando che: “Una versione di latino può essere anche copiata da internet. Credo sia più interessante far lavorare i ragazzi con strumenti logico-deduttivi. O farli uscire da casa per seguire un progetto organizzato dalla scuola. Sì, sono d’accordo nel dare meno compiti a casa”.
TRA UOVA E COMPITI – Purtroppo per gli studenti, la maggior parte dei professori non la pensa esattamente allo stesso modo del ministro e, ogni volta che arrivano le vacanze, sommerge i ragazzi di compiti. Infatti, non sono così rare le volte che gli studenti passano le loro vacanze sui libri tornando sui banchi di scuola più stanchi di prima. D’altronde, anche se esistono tantissimi mezzi a disposizione dei ragazzi per studiare meglio, e la tecnologia è sicuramente uno di questi, tutti gli studenti hanno bisogno anche di svagarsi e divertirsi.
UNA VIA DI MEZZO – Certo, forse anche esonerare completamente i ragazzi dallo studio sarebbe un’esagerazione. L’ideale, come sempre, si trova proprio in una via di mezzo: né troppo, né troppo poco. In fondo, sarebbe davvero il massimo se i prof si ricordassero che non esiste solo la loro materia e che i loro non sono gli unici compiti che avete da fare. Poi, per tutto il resto, c’è sempre Skuola.net ad aiutarvi.
Serena Rosticci