8 min lettura
Aula scolastica

Una circolare, una tirata d’orecchie e un messaggio chiaro ai docenti: non si possono concentrare più verifiche nella stessa giornata, né caricare all’ultimo secondo il registro elettronico di esercizi da fare per l’indomani.

È questa, in estrema sintesi, la linea tracciata dal ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, che con una comunicazione formale inviata a tutti i dirigenti scolastici – delle scuole statali e paritarie – invita a rivedere le abitudini organizzative, in nome del benessere degli studenti.

Non è solo una questione di carichi di studio, ma anche di metodo e di rispetto reciproco. “La circolare ha lo scopo di rafforzare sempre di più la positiva collaborazione fra famiglia e scuola, una collaborazione che a me sta particolarmente a cuore”, ha dichiarato Valditara al Tg1. 

Un intervento che arriva in un momento in cui il dibattito sui compiti a casa è più acceso che mai: tra petizioni, lettere al Ministero e proteste di genitori stanchi di vedere i propri figli crollare la sera tra quaderni e zaini pieni.

Indice

  1. Una settimana scolastica più umana (e meno a sorpresa)
  2. Compiti a casa: distribuirli meglio, non eliminarli
  3. Il ritorno del diario (non solo quello elettronico)
  4. I presidi: “Suggerimenti di buon senso”
  5. Quando i compiti diventano una questione di protesta

Una settimana scolastica più umana (e meno a sorpresa)

Nel documento ufficiale, il Ministero richiama il DPR n. 275/1999, che garantisce ai docenti ampi margini decisionali in ambito didattico. Ma secondo Valditara, anche senza dover necessariamente rinunciare all’autonomia, gli insegnanti possono lavorare per arrivare a una organizzazione più attenta degli impegni scolastici, specialmente quando si tratta di verifiche e compiti per casa. Questo, almeno, è lo stimolo dato da Viale Trastevere.

“Importante che la programmazione delle verifiche da svolgere in classe, così come l'assegnazione di compiti a casa, siano accuratamente pianificate da ciascun insegnante, anche avendo cura di valutare quanto eventualmente già definito dagli altri docenti, nonché evitando che siano consegnati sul registro elettronico in serata per l'indomani”, si legge nella circolare.

In altre parole, si chiede coordinamento tra colleghi. Un concetto che in teoria dovrebbe essere naturale, ma che nella pratica spesso viene sacrificato dalla corsa quotidiana. Il rischio, nel caso i professori non parlino tra loro? Che gli studenti si trovino a dover affrontare più verifiche nello stesso giorno, magari dopo aver studiato ore per compiti assegnati all’improvviso la sera prima.

Compiti a casa: distribuirli meglio, non eliminarli

L’obiettivo non è dire addio ai compiti – su questo il Ministero non fa alcun passo indietro – ma di spalmarli in modo più equilibrato durante la settimana, evitando picchi ingestibili soprattutto nei giorni precedenti alle festività.

Le nuove disposizioni, infatti, mirano a “evitare il rischio di concentrare le attività di verifica in classe e quelle personali di studio pomeridiano in un’unica giornata” e a “garantire una più equilibrata distribuzione delle verifiche durante la settimana”, in modo che i carichi di lavoro “non siano troppo condensati e gravosi”.

Il messaggio è senza ombre: una scuola che funziona non è quella che stressa, ma quella che riesce a organizzare lo studio con intelligenza. Anche perché, come ribadisce la circolare, la scuola “è il contesto educativo che deve creare le condizioni di serenità e fiducia per lo sviluppo armonico della personalità di tutti gli studenti”.

Il ritorno del diario (non solo quello elettronico)

Un altro punto messo nero su bianco riguarda la corretta annotazione dei compiti. Il Ministero chiede che le attività da svolgere a casa siano registrate non solo sul registro elettronico, ma anche sul diario personale degli studenti, con particolare attenzione al primo ciclo d’istruzione.

Secondo la circolare, questo “potrà consentire una crescente autonomia da parte degli alunni nella gestione dei propri impegni scolastici, rendendo la consegna delle attività da svolgere a casa parte integrante della lezione stessa”. Insomma: il diario cartaceo torna a essere uno strumento centrale, non un residuo analogico da dimenticare nel fondo dello zaino.

I presidi: “Suggerimenti di buon senso”

Le nuove indicazioni non hanno lasciato indifferenti i dirigenti scolastici. Anzi, il presidente dell’Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli, ha espresso totale approvazione.

“Si tratta”, ha affermato Giannelli, come riportato da ‘RaiNews.it’, “di suggerimenti di buon senso, volti a promuovere un maggiore coordinamento tra i docenti per garantire un approccio più equilibrato e organizzato. È importante che l’impegno pomeridiano richiesto agli studenti sia costante e i compiti assegnati siano pensati in modo tale da consentire un equilibrio tra lo studio e altre attività fondamentali per la loro crescita, come lo sport, la socializzazione con gli amici e il tempo da trascorrere in famiglia”.

Quando i compiti diventano una questione di protesta

Non è la prima volta, d’altronde, che il tema finisce al centro del dibattito pubblico. Anzi. 

Ad esempio a Lecco, lo scorso febbraio, un nonno ha preso carta, penna e un tavolino per raccogliere firme contro i troppi compiti a casa. L’idea gli è venuta dopo il cambio di maestra del nipote, in terza elementare, che ha portato a un’impennata di esercizi quotidiani.

E non si tratta di un caso isolato. A dicembre, alcuni genitori di Acquapendente, in provincia di Viterbo, hanno scritto direttamente al ministro Valditara per segnalare un carico eccessivo di compiti alle scuole medie

Anche Skuola.net, peraltro, recentemente ha portato le istanze degli studenti all’attenzione del Ministro: la prima priorità degli alunni parlava esattamente di questo, e cioè della cura del benessere psicologico. Che includeva anche una "sana" assegnazione di compiti e verifiche.

Il dibattito non si esaurirà di certo così: le famiglie e gli alunni continueranno a chiedere un alleggerimento, gli insegnanti proseguiranno sicuramente nel difendere le proprie scelte didattiche. Ora, però, c’è una circolare ministeriale a fare da linea guida.

Skuola | TV
La Notte Prima degli Esami 2025 in streaming su Skuola.net!

Ospiti, intrattenimento e tutte le news sull'esame di Stato: l'appuntamento è sui nostri canali a partire dalle ore 20:00 del 17 giugno 2025!

Segui la diretta