Carmine Zaccaro
di Carmine Zaccaro
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 Buona scuola: oggi discussione in Senato

Il Senato pone la fiducia sul ddl della Buona Scuola. Il presidente Pietro Grasso ha comunicato l'esito: sono stati 159 i voti a favore 112 quelli contrari. Il ddl adesso tornerà alla Camera per un nuovo voto di fiducia.

Proteste e dissensi da sindacati, studenti e alcuni gruppi parlamentari.

GIANNINI "OGGI GIORNATA IMPORTANTE" - A pochi minuti dal via libera del Senato, il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini ha espressola sua soddisfazione per il risultato raggiunto "oggi è una giornata molto importante per il nostro Governo e per il Paese. Quello al Senato era un passaggio fondamentale e il ddl è stato approvato con ampi numeri. Questa legge prevede il rilancio del nostro sistema di istruzione attraverso un cambiamento culturale che mette al centro questi principi: autonomia, trasparenza, responsabilità, valutazione e merito. Su questi temi per la prima volta si riesce a superare un muro che molti ministri non erano riusciti a valicare. La Buona Scuola comunque è per noi un punto di partenza, dopo l'approvazione avremo un lungo percorso di dialogo e di costruzione attuativa in cui coinvolgeremo il mondo dell'istruzione

UDS, "SIAMO INDIGNATI"- Non si è fatto attendere il commento da parte di Uds unione degli studenti, "La fiducia sul maxi-emendamento del ddl scuola è l'ennesimo atto autoritario e inaccettabile di un Governo non votato da nessuno e sempre più chiuso nei palazzi. La retorica del Premier sul cambiamento non ha convinto nessuno e lo abbiamo dimostrato nelle piazze. La vera sfiducia arriva dalle scuole e dal Paese!”, ha dichiarato Danilo Lampis coordinatore nazionale dell'Unione degli Studenti

BUONA SCUOLA

: LE VOTAZIONI I senatori riuniti a Palazzo Madama da ieri pomeriggio hanno eseguito la discussione sul ddl della Buona Scuola. Nella mattina di oggi il ministro dei Rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi aveva chiesto la riunione dei capigruppo per porre la fiducia sul maxiemendamento, con le novità della riforma della scuola. Dalle 16 di oggi si sono svolte le intenzioni di voto, fino alla votazione avvenuta intorno le 17:30. Durante le votazioni ci sono stati alcuni momenti di tensione, da Sel al M5S che hanno espresso dissenso verso il ddl che ricordiamo, è arrivato nell'Aula di Palazzo Madama, senza ricevere l'ok dalla Commissione Istruzione. Proteste anche dai sindacati e dagli studenti.

LA PROTESTA CONTRO LA BUONA SCUOLA - Già nelle prime ore di questa mattina non si sono fermate le forme di protesta dentro e fuori dall'aula. I primi dissensi dal M5S che sui propri social hanno postato alcuni cartelli contro la riforma della scuola. Da parte di studenti e sindacati invece nelle prime ore dell'alba di questa mattina sono state realizzate delle proteste proprio davanti il palazzo del Miur. In un comunicato congiunto fanno sapere "Il risultato è una riforma che rischia di accrescere le diseguaglianze già presenti all’interno del sistema nazionale di istruzione, fondata su un modello autocratico e clientelare. Una scuola che insegue la competizione invece di perseguire la cooperazione garantendo eguali opportunità per tutti"

MAXIEMENDAMENTO: LE NOVITA’ – Nel maxiemendamento, che si è discusso dalle 16:30 del 24 giugno, sono inserite alcune importanti novità per il futuro della scuola. A settembre assunzione di centomila insegnanti, vincitori del concorso 2012 e degli inclusi nelle GAE. I presidi inoltre saranno giudicati in base al miglioramento formativo scolastico degli studenti e per le competenze gestionali e organizzative. Per valutare i professori della scuola ci saranno oltre ai docenti dell’istituto anche due genitori e uno studente, ma anche un componente esterno individuato dall’Ufficio scolastico regionale. I presidi potranno proporre gli incarichi ai docenti di ruolo, mentre i professori potranno inserire la loro candidatura tra 5 o più province.

Ascolta un estratto del video di Renzi che spiega la Buona Scuola

GIANNINI: “CONFIDIAMO CHE VADA A BUON FINE” – In merito proprio del maxiemendamento il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, aveva commentato così dai microfoni del Fattoquotidiano.it «confidiamo che il disegno di legge vada a buon fine perché è un grande progetto culturale per il Paese, ora si tratta di procedere speditamente con i lavori al Senato e alla Camera».

BUONA SCUOLA: ANCHE LINK CONTRARIO – Le sigle studentesche, tra cui Link coordinamento universitario, non sono d’accordo sulle decisioni del governo, che non rispettano il dialogo e non aggiungono nessun miglioramento soprattutto sul tema dell’assunzione dei precari. Alberto Campailla aveva dichiarato nei giorni scorsi «riteniamo inaccettabile l’imposizione di un maxi emendamento alla Commissione Cultura del Senato. Questo atto significa il disprezzo della discussione e il rifiuto dell’ascolto,tanto più che alcuni emendamenti presentati dai parlamentari nella Commissione andavano nella giusta direzione di tutela per coloro che hanno conseguito l’abilitazione, e, al contempo, di coloro che non ne sono in possesso ma che comunque vogliono accedere al mondo dell’insegnamento»

Carmine Zaccaro