Carmine Zaccaro
di Carmine Zaccaro
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Bullismo: 14 studenti sospesi dopo la gita

Una gita finita male per 14 studenti di una scuola di Cuneo. I ragazzi, in gita a Roma, si sarebbero comportati da bulli con un loro compagno durante una notte di divertimenti eccessivi. Al ritorno dalla gita, il video girato durante gli atti di bullismo è arrivato fino alla preside, che ha deciso di sospendere gli studenti.

Le mamme dei ragazzi incriminati non sono d’accordo e se la prendono con la dirigente scolastica, accusandola di aver preso una decisione troppo severa.

Come combattere il bullismo

UNA NOTTE DA BULLI – Hanno tra i 15 e i 16 anni, sono in gita a Roma e senza dirlo ai professori si riuniscono in una stanza d’albergo a tarda notte. Un semplice divertimento si trasforma in un atto di bullismo. Sono in 14 e insieme se la prendono con un loro compagno. Lo rasano e lo addobbano con caramelle. Gli fanno anche un video, che diventa la prova del loro gesto eccessivo. Il filmato diventa virale e arriva fino ai professori e alla preside dell’istituto, che decide di punirli con la sospensione.

MAMME CONTRARIE: PUNIZIONE ECCESSIVA – Le mamme dei ragazzi giustificano i figli: «Macché bullismo. Macché violenze. È stato uno scherzo. Forse pesante, ma uno scherzo. Lo sbaglio è una punizione tanto severa», dichiarano a La Stampa. Per i 14 accusati non solo la sospensione ma anche il 4 in condotta, che potrebbero causare la loro bocciatura. Una delle madri intervistate da La stampa continua «se c’è qualcosa di grave è che abbiano sospeso quattordici studenti e dato il quattro in condotta a tutti. Non li fanno neppure accedere ai programmi per prepararsi a casa». Se la prende anche con i professori «E poi vi siete chiesti perché i ragazzi erano soli? Un professore all’ultimo non li ha accompagnati», conclude«nessuno si è fatto male, nessuno voleva fare del male, ma solo scherzare. Ripeto: nessun caso di bullismo»

LA PRESIDE RISPONDE: NON E' UNO SCHERZO – La dirigente della scuola non ci sta a giustificare questo atto di bullismo e dichiara «I ragazzi, e alcuni genitori, sono convinti che l’episodio sia riconducibile allo scherzo. Inaccettabile. Siamo dovuti intervenire con fermezza per far capire quali sono i limiti, il rispetto delle norme, il contesto in cui si fanno certe azioni. Si trattava di gita educativa. Dopo i provvedimenti alcuni, figli e genitori, hanno capito la gravità dell’episodio. Molti, ma non tutti»

Carmine Zaccaro