
E' stata accerchiata e aggredita in classe da sei compagne che l'hanno brutalmente pestata. Vittima una studentessa di 14 anni che nella colluttazione ha perso addirittura un dente.
Secondo quanto riportato da 'Il Mattino' la zuffa sarebbe nata per una banale lite: nonostante l'intervento di una docente, le sei hanno continuato a malmenare la giovane, fino a farle perdere i sensi.
Non contente, le bulle hanno poi aggredito anche la madre che, accorsa a scuola, aveva chiesto spiegazioni per il loro violento comportamento.Il pestaggio
La vicenda arriva da una scuola di Padova. All'origine dell'aggressione ci sarebbe una lite per delle sigarette: la 14enne avrebbe "fatto la spia" su chi le facesse girare nell'istituto. Così è stata aggredita in classe da un gruppo di sei ragazze che l'hanno presa a calci e pugni, fino a romperle un dente. Nonostante l'intervento di una docente, le bulle hanno proseguito con la violenza: e addirittura una di loro avrebbe allontanato l'insegnante. Il pestaggio è finito solo dopo l'intervento di altri professori che sono riusciti a separare le sei dalla giovane, che nel frattempo aveva anche perso i sensi.
A raccontare la vicenda è stata la madre della ragazza che ha sporto denuncia nella mattina di ieri. Una volta allertata, la donna spiega di esserci precipitata a scuola e di avere chiesto spiegazioni alle studentesse per il loro comportamento. E' a quel punto che una di loro l'ha colpita prima al volto e poi alla nuca. Madre e figlia sono state quindi trasportate in ospedale, ricevendo una prognosi rispettivamente di 10 e 21 giorni.
La ferma condanna della scuola
In seguito all'accaduto, il preside dell'istituto scolastico ha commentato la vicenda come segue: “Forme di prevaricazione e di violenza, sia fisica che verbale, non possono in alcun modo essere tollerate all’interno del nostro istituto scolastico. Il personale è intervenuto immediatamente per sedare la zuffa e le studentesse coinvolte sono state sospese con effetto immediato. L’Istituto, oltre al coinvolgimento dei rispettivi genitori, ha provveduto a informare le forze dell’ordine e rimane a loro completa disposizione qualora si rendano necessari ulteriori approfondimenti”. Adesso per queste studentesse le cose potrebbero mettersi male, vista anche l'approvazione del ddl sul voto in condotta.