
Secondo la circolare tutto deve avvenire "nel rispetto della seguente tabella" che accompagna la disposizione.
Vengono inoltre "interdette zone dei giardini esposte a rischio, ove non è garantita la vigilanza".
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Le proteste
La rigidità della circolare ha fatto infuriare tutti. "Non vogliamo queste regole!", "Ricreazione in più, non ne possiamo più", "Non è giusto che non possiamo correre - La ricreazione è il nostro momento", si legge sui cartelli esposti dai bambini in segno di protesta. I genitori, ricevuti ieri sera dalla preside, non ne sapevano nulla degli 'episodi spiacevoli' avvenuti durante la ricreazione che vengono menzionati nella circolare. Gli insegnanti, invece, si sentono scavalcati e chiedono un Collegio straordinario per discutere la questione. "La ricreazione è tempo scuola e i docenti sono autonomi e sempre presenti. Nel caso andasse definito qualche aspetto, a decidere sono Collegio dei Docenti e Consiglio di Istituto", hanno sottolineato.
La difesa della preside
La preside respinge le accuse a 'Il Resto del Carlino': "Come un buon padre di famiglia e in qualità di datore di lavoro ho assunto questo provvedimento a tutela degli insegnanti-lavoratori e dei bambini che non vanno esposti al pericolo". Sostiene di aver sollecitato più volte il Collegio dei docenti a elaborare un nuovo Regolamento di istituto e che, in attesa del regolamento, ha preso questa decisione.