
Un istituto comprensivo a Bologna è in subbuglio per la circolare della preside che norma fin nel dettaglio la ricreazione, stabilendo fasce orarie, durata, quantità (due al giorno) e spazi ben definiti per ogni classe e scuola (materne, elementari e medie).
Secondo la circolare tutto deve avvenire "nel rispetto della seguente tabella" che accompagna la disposizione. Vengono inoltre "interdette zone dei giardini esposte a rischio, ove non è garantita la vigilanza".
-
Leggi anche:
- Prof si attacca la soluzione di seconda prova sulla schiena, Maturità a rischio a Roma
- Due 16enni condannati ai lavori forzati per aver visto serie Tv vietate, succede in Corea del Nord
- Alunno sospeso per 12 giorni per un'intervista in cui criticava la vita scolastica
Le proteste
La rigidità della circolare ha fatto infuriare tutti. "Non vogliamo queste regole!", "Ricreazione in più, non ne possiamo più", "Non è giusto che non possiamo correre - La ricreazione è il nostro momento", si legge sui cartelli esposti dai bambini in segno di protesta. I genitori, ricevuti ieri sera dalla preside, non ne sapevano nulla degli 'episodi spiacevoli' avvenuti durante la ricreazione che vengono menzionati nella circolare. Gli insegnanti, invece, si sentono scavalcati e chiedono un Collegio straordinario per discutere la questione. "La ricreazione è tempo scuola e i docenti sono autonomi e sempre presenti. Nel caso andasse definito qualche aspetto, a decidere sono Collegio dei Docenti e Consiglio di Istituto", hanno sottolineato.
La difesa della preside
La preside respinge le accuse a 'Il Resto del Carlino': "Come un buon padre di famiglia e in qualità di datore di lavoro ho assunto questo provvedimento a tutela degli insegnanti-lavoratori e dei bambini che non vanno esposti al pericolo". Sostiene di aver sollecitato più volte il Collegio dei docenti a elaborare un nuovo Regolamento di istituto e che, in attesa del regolamento, ha preso questa decisione.
Dialogo e ammissione di un eccesso di zelo
La preside si dice aperta al dialogo: "Sono dispiaciuta di essere stata mal interpretata. Non ho tolto niente a nessuno. Mi sono confrontata con il mio staff, mi sono fidata delle mie collaboratrici. Forse c'è stato un mio eccesso di zelo. Ora la ricreazione è più ordinata". Al momento non è chiaro cosa succederà. La preside ha aperto al dialogo, ma i genitori e gli insegnanti chiedono un cambiamento delle regole. La palla passa ora al Collegio dei Docenti e al Consiglio di Istituto che dovranno trovare una soluzione che accontenti tutti.