
L’ennesimo episodio di violenza giovanile si è verificato nel pomeriggio dello scorso 11 ottobre a Cinisello Balsamo. Stavolta parliamo di bullismo, ma tutto al femminile. Una sedicenne si è ritrovata senza scampo nella trappola di due gruppi di ragazzine che l’hanno riempita di insulti, sputi e percosse.
Tempestivo l’intervento di un agente di polizia locale. Identificate le responsabili dell’accaduto, sono state segnalate al Tribunale dei Minori.SE IL BULLISMO È FEMMINA - Un pomeriggio come tanti altri quello che la giovane sedicenne vittima dell'episodio stava trascorrendo in compagnia delle proprie amiche nei pressi della biblioteca Pertini di Cinisello Balsamo. Quando improvvisamente sono comparse sulla scena dell’aggressione due baby gang di ragazzine tra i 12 e i 14 anni nel pieno di una rissa interna causata, con alta probabilità, da motivi sentimentali. La povera malcapitata ha cercato di stemperare gli animi con una battuta che poco deve essere piaciuta ad una delle capette dei due gruppi. “Stai zitta cicciona …!”, questa l'intimidazione lanciata alla sedicenne, la dichiarazione di guerra che è riuscita improvvisamente a sedare la lotta e ad unire entrambe le bande fino ad un minuto prima nemiche.
ZITTA CICCIONA. POI PUGNI E CALCI - Così le due fazioni di giovani violente, improvvisamente in piena armonia, si sono alleate lanciandosi contro la ragazza che aveva osato intromettersi e, dopo averla accerchiata, sono passate dagli insulti alle maniere forti. Mentre la vittima veniva malmenata a suon di calci, schiaffi, e pugni, le sue compagne sono riuscite ad evitare l’ondata irrefrenabile di violenza che sarebbe potuta rivelarsi fatale per la sedicenne, se non fosse intervenuto sul luogo un agente della polizia municipale. Le teppiste sono riuscite così a svignarsela, e la ragazzina è stata portata al pronto soccorso e ha avuto cinque giorni di prognosi. Poi si è recata al commissariato insieme ai genitori per denunciare l’accaduto.
IDENTIFICATE LE BULLE - Le responsabili del misfatto, prontamente identificate grazie alle dichiarazioni dei testimoni ed anche tramite la consultazione di Facebook, sono tutte minorenni. Tra le “capette” una tredicenne romena avvezza ad episodi di questo genere. Cinque ragazzine sono state, così, denunciate per lesioni, percosse, violenza privata, ingiurie e minacce; altri tre per ingiuria, violenza privata e minacce. Non tutti i genitori dei responsabili hanno rimproverato i propri figli. alcuni, infatti, pare li abbiano addirittura spalleggiati. Ora resta da chiedersi se episodi di questo genere possono ancora essere tollerati e quali fatali conseguenze ci sarebbero potute essere per la ragazzina se non fosse intervenuto un adulto.
Margherita Paolini