
Buone notizie per i prof di tutto il mondo. L’incubo dei cellulari in classe, motivo di disattenzione da parte degli studenti, potrebbe svanire per la gioia dei poveri insegnanti, che quotidianamente fanno i conti con questa realtà sempre più incontrollabile e a volte pericolosa. Infatti dal Sud della Corea, per la precisione dalla provincia di Gangwon arriva la notizia di una applicazione, iSmartkeeper, che consentirebbe ai prof di controllare e persino spegnere gli smartphone degli studenti, fin quando sono a scuola ovviamente.
ECCO COME TI SPENGO LO SMARTPHONE
- “Voi messaggiate in classe? Vi divertite ad usare social e Internet durante le spiegazioni? E io vi spengo il telefono!” Queste potrebbero essere le parole divertite di uno degli insegnanti coreani venuti in possesso dell’applicazione potenzialmente destinata a diventare la preferita di tutti i prof del pianeta. Si chiama iSmartkeeper e funziona con la tecnologia Geofencing: si tratta di un’app che riesce letteralmente a controllare i telefoni di tutti gli studenti non appena questi varcano il portone della scuola. Non solo: iSmartkeeper può addirittura spegnere gli smartphone per tutta la durata delle lezioni, consentendo solo le chiamate d’emergenza e quelle vocali. Ma delle varie app con cui gli studenti si divertono quotidianamente, non resta neanche l’ombra fin quando questi sono in classe, perché vengono tutte disattivate.
UNA GIUSTA CAUSA- Sebbene con questa app i prof siano certamente caduti definitivamente nel mirino dei giovani, sembra essere giusta la causa che ha indotto a brevettare un tale sistema. Secondo, infatti, la locale agenzia coreana della Società Nazionale di informazione, gli adolescenti starebbero incollati ai propri telefoni per oltre sette ore al giorno. E se costretti a non utilizzarli, i ragazzi rischierebbero sindromi di ansia, depressione e insonnia. Una realtà per niente distante da quella italiana. Insomma iSmartkeeper potrebbe essere uno strumento di disintossicazione da smartphone. Senza pensare a tutti i pericoli ai quali gli adolescenti si espongono proprio a causa di un cattivo utilizzo di questi dispositivi tecnologici che consentono una navigazione sempre meno sicura in rete.
UNA VITA DA SOCIAL
- Proprio per ricordare ai più giovani tutti i rischi in cui si può incorrere attraverso le insidie del web, la campagna nazionale promossa dalla polizia postale Una Vita da Social continua il suo tour facendo tappa nelle principali città di tutta Italia. Nelle giornate del 1 e 2 aprile sarà la volta di Campobasso, e poi le destinazioni saranno in Abruzzo e in Umbria e Marche.
Margherita Paolini