
Scoppia la polemica a Vercelli per una finta circolare ministeriale, in cui si devono direttive su lezioni in aule separate ed esami in più per gli stranieri.
Si è tornati indietro di almeno 80 anni, alle vergognose leggi razziali del regime fascista.
Tutto però era finto: la circolare era falsa e l'esperimento ha scatenato la forte reazione degli studenti della Scuola Media "Pertini" di Vercelli.
La finta circolare
Infatti, appena è stata letta dai docenti agli alunni delle terze classi la reazione è stata di stupore e disgusto: nel dettaglio la direttiva imponeva che i venti ragazzi con almeno un genitore straniero (tutti informati dell'esperimento prima che venisse realizzato) smettessero di seguire le lezioni con i loro compagni e poi a giugno facessero due esami in più, uno “per dimostrare la conoscenza della lingua” e l'altro “la cultura italiana”. C'è chi ha impedito ai ragazzi di uscire dall'aula, c'è chi ha chiamato subito la preside.Il contenuto è arrivato, nel volgere di pochissimo tempo, ad associazioni ed organismi del territorio. Che si sono subito detti pronti a scendere in piazza e a scrivere al ministero dell’Istruzione, in difesa di alunni e famiglie non italiane.
Era tutta una finzione. In realtà, infatti, si trattava di un esperimento, ideato dall'istituto per sensibilizzare e far riflettere gli studenti sulle leggi razziali tra la Giornata della Memoria, celebrata il 27 gennaio, e la Giornata dei Giusti.
"Attori" provetti
Gli alunni stranieri della Pertini erano gli unici a sapere che si trattava di messa in scena, e hanno retto alla perfezione la parte."La simulazione – hanno detto le insegnanti Patrizia Pomati e Carolina Vergerio - è durata il tempo necessario a far elaborare ai ragazzi le emozioni provate". Una volta svelata la finzione, i ragazzi sono stati invitati a scrivere su un foglio le emozioni provate.
"Mi sono sentito uno schifo perché non mi ritengo superiore ai miei compagni", ha scritto uno di loro. I docenti, così, hanno raggiunto in pieno lo scopo prefissato dagli insegnanti ideatori dell’insolita circolare pubblicata (per finta) nella scuola media vercellese.