ImmaFer
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L’Italia si prepara a riconoscere e valorizzare gli alunni plusdotati con una legge ad hoc. Dopo anni di richieste da parte di famiglie, esperti e associazioni, il Parlamento ha finalmente avviato l’iter per colmare un vuoto normativo, con un disegno di legge che promette interventi strutturali e duraturi.

Il provvedimento, a firma Lega, è stato approvato in Commissione Cultura al Senato e ora attende il passaggio in Aula, dopo l’esame finale della Commissione Bilancio.

Indice

  1. La plusdotazione: un fenomeno spesso invisibile
  2. Le novità proposte dalla legge
  3. Linee guida nazionali e prevenzione del disagio
  4. “Valorizzare chi rappresenta un dono per la scuola”

La plusdotazione: un fenomeno spesso invisibile

La plusdotazione è una condizione ancora poco conosciuta nel panorama scolastico italiano. Riguarda bambini e ragazzi con capacità cognitive, logiche, creative e intuitive significativamente superiori rispetto ai coetanei. Ma l’elevato potenziale non sempre si traduce in buoni risultati scolastici: la noia, il senso di isolamento e il mancato riconoscimento delle loro esigenze specifiche possono generare disaffezione, disagio e, nei casi più estremi, esclusione.

Uno degli aspetti più delicati è il cosiddetto disallineamento tra intelligenza e maturità emotiva. Accade spesso, infatti, che un bambino plusdotato pensi come un adolescente, ma viva le emozioni e le relazioni come un suo coetaneo. Un cortocircuito che, se non viene compreso, rischia di trasformarsi in sofferenza.

Le novità proposte dalla legge

Il testo in discussione introduce una serie di novità sostanziali che puntano proprio ad aiutare questi alunni. Tra le principali, l'introduzione della figura del referente scolastico per l’alto potenziale cognitivo, incaricato di individuare precocemente gli alunni sospetti di plusdotazione e di coordinare le misure personalizzate da attivare.

Si prevede, inoltre, l’elaborazione di piani didattici individualizzati, con possibilità di flessibilità curricolare e, dove necessario, di “salto” di classe, velocizzando il percorso scolastico. La norma stabilisce anche un modello di collaborazione integrata tra scuola, famiglia e specialisti, per costruire percorsi efficaci e sostenibili.

Ampio spazio è riservato alla formazione del personale scolastico: i referenti dovranno seguire un corso iniziale di 20 ore e aggiornamenti annuali da almeno 15 ore. Tutti gli altri docenti parteciperanno a corsi obbligatori, della durata di 10 ore il primo anno e di 5 ore per ciascuno dei successivi.

Un’ulteriore innovazione riguarda la formazione universitaria. Il disegno di legge introduce l’obbligo di un modulo dedicato alla plusdotazione nei corsi di laurea in Psicologia, Scienze della Formazione, Servizio Sociale, Lettere e Matematica.

Linee guida nazionali e prevenzione del disagio

Tra gli emendamenti approvati durante l’esame in Commissione, spiccano l’adozione di criteri più chiari per il riconoscimento degli alunni ad alto potenziale e la previsione di Linee guida nazionali che entreranno in vigore dopo un periodo di sperimentazione di tre anni.

Particolare attenzione viene riservata anche alla prevenzione dei disagi emotivi e relazionali. Le scuole saranno chiamate a riconoscere non solo i talenti, ma anche le fragilità connesse alla plusdotazione, spesso invisibili dietro risultati scolastici altalenanti o comportamenti disfunzionali.

“Valorizzare chi rappresenta un dono per la scuola”

“Esprimo soddisfazione per l’approvazione, in commissione Istruzione al Senato, del ddl Lega, a mia prima firma, a tutela degli alunni con alto potenziale cognitivo”, ha dichiarato il senatore della Lega, Roberto Marti, presidente della Commissione Istruzione a Palazzo Madama.

“Con questo provvedimento - prosegue Marti - si istituisce un piano sperimentale per favorire l’inserimento e il successo degli studenti plusdotati, che sono l’8% della popolazione scolastica. Si potranno così sviluppare le potenzialità di chi possiede un quoziente intellettivo superiore alla media che, invece, oggi vengono spesso scoraggiate. Si punterà sulla formazione dei docenti affinché possano mettere in atto tutte le strategie utili a valorizzare questi studenti che rappresentano un vero dono per tutta la comunità scolastica”.

Data pubblicazione 25 Giugno 2025, Ore 10:24 Data aggiornamento 25 Giugno 2025, Ore 10:40
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