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Studentessa 14enne molestata a scuola durante la Giornata contro la violenza sulle donne

Il 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne, avrebbe dovuto essere un’occasione di riflessione e sensibilizzazione. Invece, in un istituto di Velletri, è diventato il palcoscenico di un episodio agghiacciante. 

Una ragazza di 14 anni è stata molestata da due compagni più grandi, mentre a scuola si svolgevano attività educative sul tema della violenza di genere

La vicenda, che ha scosso gli studenti, ha messo in evidenza non solo l'orrore dell'accaduto, ma anche il silenzio che spesso circonda simili episodi. 

Gli studenti, però, hanno deciso di non restare in silenzio e di denunciare quanto accaduto, chiedendo giustizia e trasparenza attraverso una lettera.

Indice

  1. La violenza in un giorno simbolo contro gli abusi
  2. Le indagini e la reazione dell'istituto
  3. La lettera del corpo studentesco: “Le nostre compagne hanno paura di venire a scuola”
  4. Un appello per il cambiamento

La violenza in un giorno simbolo contro gli abusi

Durante la Giornata del 25 novembre, la scuola di Velletri ha organizzato diverse attività didattiche sulla sensibilizzazione verso la violenza di genere

Mentre i compagni della vittima erano impegnati a seguire filmati tematici e a partecipare a conferenze e laboratori, però, è andato in scena il fatto drammatico: due ragazzi di quarto avrebbero approfittato della situazione per avvicinare una compagna del primo anno.

La giovane è stata spintonata in un bagno semi-deserto e molestata. Come fa sapere ‘Il Messaggero’, sarebbe stata palpeggiata nelle parti intime.

Le indagini e la reazione dell'istituto

Subito dopo la denuncia dei genitori della 14enne, i carabinieri della compagnia di Velletri hanno avviato le indagini

La scuola ha sospeso uno dei due ragazzi coinvolti per tre giorni, ma non ha preso provvedimenti nei confronti dell'altro, ritenuto non responsabile. 

Nonostante il riserbo mantenuto dalle forze dell’ordine, la notizia si è diffusa rapidamente tra gli studenti, sollevando polemiche all’interno dell’istituto. Alcuni alunni, in particolare, accusano la scuola di non aver affrontato la vicenda con la dovuta trasparenza, suggerendo che si stia cercando di “insabbiare” l’incidente.

La lettera del corpo studentesco: “Le nostre compagne hanno paura di venire a scuola”

Il corpo studentesco dell’istituto ha espresso il proprio sconcerto con una lettera aperta pubblicata da ‘CastelliNotizie’: “È stato agghiacciante venire a sapere quanto accaduto nel corso della giornata autogestita: mentre corsi di autodifesa, riunioni incentrate sull’ascolto e sul dialogo, visioni di cortometraggi e discussioni interdisciplinari tenevano impegnati gli altri studenti, è accaduto un imperdonabile episodio di molestie e violenze ai danni di una studentessa”.

Nella lettera, che comunque non trova concordi i rappresentanti di istituto, come fa sapere sempre ‘CastelliNotizie’, si denuncia poi il silenzio e la paura che seguono episodi di violenza come questo. 

“Le nostre compagne hanno paura di venire a scuola”, scrivono gli studenti, sottolineando il clima che si è venuto a creare nei corridoi dopo quanto avvenuto. 

Importante quindi che la scuola diventi un luogo libero da qualsiasi tipo di violenza, che sia di genere, razzista, classista o omotransfobica; un luogo di ascolto e di rispetto, non di sfiducia e silenzio. 

Solo partendo da questi principi, sostengono gli studenti, sarà possibile costruire una comunità solida, aperta e capace di combattere le violenze quotidiane.

Un appello per il cambiamento

Nella lettera viene inoltre lanciato un appello rivolto a tutti: scuole, giovani, adulti, e soprattutto insegnanti. Si chiede che le loro voci vengano ascoltate, che si parli apertamente di questi temi e si affrontino insieme le difficoltà. 

Emarginare o ignorare i problemi, infatti, non fa che aggravare la situazione, mentre la comunicazione e il confronto sono essenziali per crescere come comunità.

“Non possiamo permettere che ricapiti”, concludono, chiedendo che la scuola diventi un luogo dove la sicurezza e il rispetto siano garantiti per ogni studente, senza eccezioni.