giannyetonia
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Concetti Chiave

  • Il termine tsunami deriva dal giapponese e significa "onda del porto", riferendosi a maremoti con onde che si propagano circolarmente.
  • Le onde di uno tsunami possono raggiungere velocità di mille chilometri orari e altezze fino a 40 metri vicino alle coste.
  • Gli tsunami sono causati da movimenti verticali improvvisi del fondo marino, spesso dovuti a terremoti, frane, eruzioni vulcaniche o impatti di meteoriti.
  • Il devastante tsunami del 26 dicembre 2004, causato da una scossa di 9° grado nella zona del "anello di fuoco" del Pacifico, ha colpito il Sud-Est asiatico.
  • Questo evento ha avuto un impatto devastante, simile a una serie di bombe atomiche, colpendo sei Paesi e distruggendo comunità dipendenti dal turismo.

Lo tsunami è un termine giapponese che indica il maremoto, letteralmente significa "onda del porto". Consiste in una serie di onde che si propagano in modo circolare (se non incontrano ostacoli) e viaggiano a una velocità che può toccare anche i mille chilometri orari. La velocità delle onde è correlata alla profondità del mare: quando arrivano vicino alle coste rallentano, ma la loro altezza aumenta fino a raggiungere anche 40 metri. Le onde possono essere generate da un improvviso movimento verticale del fondo del mare, provocato da un terremoto, oppure da altri eventi come frane in mare, eruzioni vulcaniche o anche da esplosioni o dall'impatto di grandi meteoriti.
Il maremoto da terremoto sconvolge e distrugge tutto ciò che cade sotto il possente maglio di tali onde, che possono raggiungere una pressione di cinquanta tonnellate per metro quadrato. Lo tsunami del 26 dicembre 2004 ha sconvolto con una furia apocalittica il Sud-Est asiatico, con un impatto distruttivo pari a quello di un grappolo di bombe atomiche potenti come quella sganciata nei cieli di Hiroshima nell'agosto del 1945. Il fondo dell'oceano Pacifico ha cominciato a tremare alle ore 6,58 del 26 dicembre 2004 al largo dell'isola di Sumatra. Meno di tre ore perchè le onde si sollevassero e si abbattessero lungo le coste di sei Paesi dell'Asia meridionale, travolgendo uomini e cose. Una scossa del 9° grado della scala Richter, la più potente degli ultimi 40 anni, è partita dal famigerato "anello di fuoco" del Pacifico, una zona sotterranea in cui si scontrano il continente euroasiatico e indo-australe. La scossa ha sollevato una serie di onde che hanno viaggiato alla velocità di circa 500 km all'ora, provocando una tremenda apocalisse che ha colpito gente povera che ha sempre lottato per poter sopravvivere e la cui unica risorsa era il flusso turistico, attratto dalle bellissime spiagge e dalla barriera corallina.

Domande da interrogazione

  1. Che cosa significa il termine "tsunami" e come si formano queste onde?
  2. Il termine "tsunami" è giapponese e significa "onda del porto". Le onde si formano a causa di un improvviso movimento verticale del fondo del mare, spesso provocato da un terremoto, ma possono anche derivare da frane, eruzioni vulcaniche, esplosioni o impatti di meteoriti.

  3. Qual è stata la causa dello tsunami del 26 dicembre 2004 e quali furono le sue conseguenze?
  4. Lo tsunami del 26 dicembre 2004 è stato causato da una scossa di 9° grado della scala Richter, partita dall'"anello di fuoco" del Pacifico. Ha colpito il Sud-Est asiatico con una forza distruttiva paragonabile a quella di bombe atomiche, devastando sei Paesi e colpendo duramente le popolazioni locali.

  5. Come varia la velocità e l'altezza delle onde di uno tsunami quando si avvicinano alla costa?
  6. La velocità delle onde di uno tsunami è correlata alla profondità del mare; rallentano quando si avvicinano alla costa, ma la loro altezza aumenta, potendo raggiungere fino a 40 metri.

Domande e risposte