Concetti Chiave
- Il vulcanismo è un fenomeno endogeno che porta magmi verso la superficie terrestre a causa della diminuzione di pressione negli strati profondi.
- Un vulcano è una spaccatura nella crosta terrestre attraverso cui vengono emessi materiali magmatici, con circa 400 vulcani attivi presenti sulla Terra.
- I terremoti sono movimenti vibratori rapidi della crosta terrestre causati da forze endogene, con effetti più disastrosi su terreni incoerenti come sabbiosi e argillosi.
- Nei centri abitati, i terremoti possono causare catastrofi, come il terremoto calabro-messinese del 1908 che provocò circa 200.000 morti.
- I terremoti tettonici, causati dalla dislocazione delle masse rocciose interne, sono i più frequenti e colpiscono frequentemente la crosta terrestre.
Terra- il vulcanismo
Il vulcanismo è un grandioso fenomeno endogeno che sposta verso la superficie terrestre masse enormi di materiali rocciosi interni,detti magmi. Secondo la teoria più accreditata, l'attività vulcanica sarebbe determinata dalla diminuzione di pressione negli strati profondi del globo, diminuzione causata da fratture che si verificano nella crosta terrestre. In tal modo i materiali rocciosi interni fonderebbero, formando i magmi che poi vengono eruttati, cioè spinti in superficie dai gas interni ad altissima pressione.
Praticamente, perciò, per vulcano si intende una spaccatura della crosta terrestre attraverso la quale vengono emessi materiali magmatici.
I vulcani attivi esistenti sulla terra sono circa 400. La quantità di materiali magmatici emessa durante i millenni è imponente. Basta pensare che l'apparato vulcanico dell'Etna, originato dall'accumulo delle lave, misura circa 900 miliardi di metri cubi.
I terremoti o i sismi, sono rapidi movimenti vibratori della crosta terrestre, provocati da forze endogene. Gli effetti dei terremoti dipendono dall'intensità delle scosse e dalla natura del terreno interessato dalle scosse. In generale, gli effetti sono più disastrosi quando le scosse agiscono su terreni sabbiosi, argillosi, cioè incoerenti.
Nel suolo e nel sottosuolo i terremoti possono produrre crepacci, voragini, frane, scomparsa o comparsa di sorgenti, ecc. Nei centri abitati possono provocare catastrofi spaventose: il terremoto calabro-messinese del 1908 causò la morte di circa 200.000 persone, distruggendo Messina e Reggio Calabria. Talvolta il terremoto avviene sul fondo marino e prende il nome di maremoto.
Alcuni terremoti, di modesta entità, sono cagionati dallo sprofondamento di grotte sotterranee, Altri, avvengono in regioni in cui si trovano vulcani e di solito accompagnano le eruzioni, senza peraltro recare danni ingenti. I terremoti, invece, che sono più frequenti e che colpiscono più frequentemente la crosta terrestre, sono i terremoti tettonici, ossia quelli provocati dalla dislocazione delle masse rocciose interne del globo.