melissap
Habilis
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Concetti Chiave

  • Le tartarughe marine, in passato numerose nei mari, sono oggi quasi scomparse, specie nei mesi più caldi si segnalano rari avvistamenti.
  • La tartaruga caretta è la più comune nei nostri mari, ma subisce la caccia, come dimostrano i suoi scudi esposti nelle trattorie.
  • La sfargide, una tartaruga marina gigante, e la tartaruga verde, di dimensioni medie, sono avvistate molto raramente.
  • Esemplari storici di sfargide sono stati catturati nel golfo di Napoli e a Marina di Pioppi, evidenziando la loro rarità.
  • L'inquinamento marino e le superpetroliere minacciano i fondali di alghe, essenziali per l'alimentazione delle tartarughe marine, segnando un futuro incerto per questi rettili.

Indice

  1. Rinvenimenti di tartarughe marine
  2. Catture storiche e destino tragico

Rinvenimenti di tartarughe marine

Di tanto in tanto, specialmente nei mesi più caldi, le cronache dei quotidiani narrano del rinvenimento, in circostanze più o meno singolari, di enormi tartarughe marine, pacifici rettili oggi quasi scomparsi dai nostri mari, dove pure vivevano un tempo discretamente numerosi.
L'incontro più frequente riguarda la caretta, che è un pò più piccola delle altre, ma non per questo sfugge alle brame dei pescatori, come è testimoniato in modo più che evidente dai numerosi scudi disseccati appesi alle pareti delle trattorie di qualsiasi località balneare, soprattutto del Mezzogiorno e nelle isole. Più raramente accade di imbattersi nella sfargide, gigante della famiglia, o nella tartaruga verde, di medie dimensioni.

Catture storiche e destino tragico

Molti anni fa, ad esempio, una sfargide di quasi due metri di lunghezza fu catturata in Campania, nel golfo di Napoli, ed ancor prima un'altra era stata uccisa a Marina di Pioppi, tra il Golfo di Salerno e quello di Policastro.

Poi fu la volta di uno sfortunato esemplare approdato presso le foci del Tevere, che oltre a vedersi attribuire l'immeritato appellativo fu ben presto oggetto di interessanti mercanteggiamenti finchè non finì esposto nella vetrina di un ristorante della zona come attrazione turistica.

Il destino di questi anacronistici e incompresi animali sembra tragicamente segnato, almeno nel Mediterraneo, perchè nell'epoca delle superpetroliere e dell'inquinamento del mare i bassi fondali di alghe, da cui le tartarughe marine dipendono per l'alimentazione, vengono sistematicamente soppressi.

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