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Concetti Chiave

  • Lo stomaco è una dilatazione del tubo digerente situata nella cavità addominale, collegata all'esofago e all'intestino tenue tramite il cardias e il piloro.
  • Può accumulare fino a un litro e mezzo di cibo, permettendo la distribuzione dei pasti durante la giornata.
  • Le pareti dello stomaco sono costituite da muscoli che rimescolano il bolo alimentare, facilitando la digestione.
  • Circa 5 milioni di ghiandole gastriche producono il succo gastrico, contenente acido cloridrico e pepsina, essenziali per la digestione.
  • Il processo di digestione trasforma il cibo in chimo, che passa nell'intestino dopo circa 4 ore, a meno che il cibo non sia indigeribile o nocivo.

Stomaco e la sua funzione

Lo stomaco è situato nella cavità addominale, immediatamente sotto quel muscolo a cupola che è detto diaframma. In pratica lo stomaco è una dilatazione del tubo digerente, a forma di sacchetto ricurvo. Esso comunica superiormente con l’esofago mediante una apertura a valvola, denominata cardias (perché vicina al cuore); inferiormente comunica con l’intestino tenue mediante un’altra apertura a valvola, detta piloro.
Lo stomaco può dilatarsi e accumulare circa un litro e mezzo di cibo in una sola volta e ciò rende possibile una alimentazione distribuita nei diversi pasti lungo la giornata.

Le pareti di questo sacco sono formate di potenti muscoli che, contraendosi e rilassandosi continuamente, rimescolano il bolo alimentare. All’interno lo stomaco è rivestito di una membrana ripiegata, somigliante a una spugna in cui sono annidate circa 5 milioni di ghiandole gastriche. Queste producono il succo gastrico che è costituito da acqua e da diverse altre sostanze chimiche: acido cloridrico, chimosina, ecc.
L'acido cloridrico distrugge i germi penetrati nello stomaco con i cibi; la pepsina trasforma le proteine in composti più semplici; la chimosina coagula la caseina del latte in modo che possa poi essere trasformata dalla pepsina (consulta la lettura posta all’inizio del capitolo). Il cibo resta così trasformato in una poltiglia grigiastra, chiamata chimo. Al termine della digestione gastrica o chimificazione, durata complessivamente circa 4 ore, il chimo, attraverso il piloro, passa nell’intestino.
Nel caso in cui il cibo non sia stato digerito o sia inquinato da sostanze nocive, il piloro rimane chiuso e lo stomaco si libera mediante il vomito.

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