Concetti Chiave
- L'acqua agisce come solvente, mentre il sale da cucina è il soluto, formando insieme una soluzione.
- Una soluzione diventa satura quando non può sciogliere ulteriore soluto, ma la solubilità aumenta con la temperatura.
- Il riscaldamento dell'acqua provoca l'evaporazione del solvente, lasciando il soluto sul fondo della provetta.
- Il processo di evaporazione è utilizzato per separare il sale dall'acqua marina.
- Il sale da cucina è composto da cristalli cubici, visibili con una lente di ingrandimento o al microscopio.
Le soluzioni acquose
In una provetta contenete acqua fredda, versa qualche pizzico di sale da cucina; agita l'acqua, chiudendo e capovolgendo la provetta, e osserva che il sale sembra essere scomparso, mentre l'acqua è diventata salata.
L'acqua, nel nostro caso, rappresenta la sostanza che discioglie ed è quindi il solvente; il sale sa cucina invece rappresenta la sostanza che si è disciolta ed è quindi il soluto. L'insieme del solvente e del soluto si chiama soluzione.
Se continui a versare sale da cucina nell'acqua contenuta nella provetta e agiti, la soluzione, che prima era diluita, diventa sempre più concentrata.
Continua adesso a riscaldare la soluzione contenuta nella provetta e osserva che tutto il solvente evapora, mentre il soluto si deposita sul fondo della provetta stessa. Questo procedimento consente di separare il solvente dal soluto. Analogo processo viene seguito, ad esempio, per ricavare il sale da cucina dall'acqua del mare.
Osservando il sale da cucina con una buona lente di ingrandimento, noti che esso è formato di cristalli cubici caratteristici. Se vuoi vedere dei perfetti cristallini di sale sa cucina, poni su un vetrino qualche goccia di acqua salata; lascia che lentamente l'acqua evapori e si formi un'incrostazione bianca sul vetrino; poi osserva al microscopio a 50-100 ingrandimenti.