Carica elettrica e campo elettrico

Le forze elettriche

Alzi la mano chi non ha mai provato l’elettrizzante esperienza di attrarre pezzettini di carta dopo aver strofi nato una biro sulla manica del maglione! Se tu non l’hai ancora fatto, provaci subito! E già che ci sei prova anche a strofinare, sempre con il maglione, due palloncini e ad avvicinarli: scoprirai così alcune proprietà dei corpi che hanno a che vedere con l’elettricità.
Una biro strofinata attira piccoli pezzetti di carta, il vetro strofi nato attira la plastica e viceversa, mentre due bacchette di vetro strofi nate, al pari di due bacchette di plastica, si respingono. Le forze attrattive e repulsive che si esercitano tra corpi strofi nati sono denominate forze elettriche e i corpi che le esercitano vengono detti elettrizzati.

La carica elettrica e il campo elettrico

La quantità di elettricità presente in un corpo viene chiamata carica elettrica. Nel SI l’unità di misura della carica elettrica è il coulomb (C), in onore dello scienziato francese Charles Augustin Coulomb (1738-1806).
1 coulomb equivale alla carica di sei miliardi di miliardi (618) di elettroni.
Come abbiamo visto un corpo caricato elettricamente esercita la propria forza attrattiva o repulsiva nello spazio circostante. Si può quindi affermare che un corpo caricato elettricamente genera un campo elettrico.

Un campo elettrico è la regione dello spazio dove un corpo elettrizzato esercita la propria azione su altre cariche elettriche.

L’intensità del campo elettrico generato da un corpo aumenta all’aumentare della sua carica elettrica e diminuisce all’aumentare della distanza da esso.