Concetti Chiave
- Le piante epifite vivono sui rami di altre piante senza danneggiarle, come muschi e orchidee nelle foreste tropicali.
- Le piante saprofite, come funghi e batteri, assorbono nutrienti dalla decomposizione di organismi vegetali o animali.
- I licheni e i batteri azotofissatori sono esempi di simbiosi, dove due organismi traggono reciproco vantaggio.
- Le piante parassite, prive di clorofilla, si nutrono a spese di altre piante, come la cuscuta che danneggia le sue ospiti.
- Nei boschi, le piante non vivono isolate ma instaurano varie relazioni tra loro, come epifitismo, saprofitismo, simbiosi e parassitismo.
I rapporti delle piante fra loro
E' facile riscontrare che nei boschi le piante non vivono isolate, ma hanno delle relazioni tra loro. In base a tali relazioni si distinguono piante epifite, saprofite, simbionti e parassite.Le piante epifite sono quelle che, senza recare alcun danno, vivono sui rami di altre piante e non affondano quindi le loro radici nel terreno. Nelle nostre regioni le piante epifite si riducono soltanto ai muschi e alle apatiche che crescono sui tronchi degli alberi. Ma, nelle foreste tropicali, sugli alberi vivono numerose specie di orchidee, pianticelle erbacee ben note per i suoi splendidi fiori e per le loro radici fascicolate che pendono dall'alto come una criniera, in cerca dell'umidità atmosferica del sottosuolo.
Le piante saprofite sono quelle che, prive di clorofilla vivono assorbendo i prodotti della decomposizione di altri organismi vegetali o animali. Saprofiti sono, ad esempio, numerosi funghi e batteri.
Le piante simbionti sono quelle che vivono associate ad altre, traendo un reciproco vantaggio. Un tipico esempio di simbiosi è offerto dai licheni, curiosi vegetali che risultano dall'associazione di un'alga con un fungo. Altro esempio di simbiosi fra vegetali è rappresentato dai batteri azotofissatori che vivono sulle radici delle leguminose.
Le piante parassite sono quelle che, essendo prive di clorofilla, vivono a spese di altre piante danneggiandole. Parassita assai comune, oltre all'orobanche, è la cuscuta. La si può vedere in estate serpeggiare nei luoghi incolti dove cresce l'ortica e talvolta infesta anche terreni coltivati ad erba medica e a trifoglio. La cuscuta si attacca al fusto della pianta ospite e affonda in esso particolari organi, detti austori, che succhiano la linfa. L' ospite resta così gravemente danneggiato.