Concetti Chiave
- Il vento è la principale causa delle onde, influenzando le particelle d'acqua superficiali.
- Le onde si propagano anche in assenza di vento, trasmettendo il movimento alle particelle vicine.
- I sottomarini evitano le burrasche immergendosi, poiché le onde non raggiungono grandi profondità.
- Quando le onde si avvicinano alla costa, gli ostacoli rallentano la base, causando la frattura e la formazione di schiuma.
- Le dimensioni delle onde variano in base alla sorgente e all'ampiezza del bacino, raggiungendo altezze notevoli in presenza di ostacoli.
Il vento e le onde
La principale causa delle onde del mare è il vento, che preme e spinge in su e in giù le particelle superficiali dell’acqua, dando loro una velocità superiore a quelle dello strato sottostante; questo tende, da una parte a trasmettere il movimento allo strato immediatamente più in basso, dall’altra, per attrito, a rallentare quello in alto. L’oscillazione si trasmette anche alle particelle vicine e può arrivare lontano, dove non c’è vento.
Profondità e sottomarini
Le onde non raggiungono quasi mai grandi profondità, per questo i sottomarini evitano le burrasche, immergendosi anche di poco. I venti possono, infatti, farsi sentire, nel mare aperto, fino a una profondità massima di 150 m. Quando l’onda si avvicina alla costa è inevitabile che gli ostacoli del fondo del mare rallentino il suo strato inferiore, mentre la sua cima continua a propagarsi alla stessa velocità, sorpassa la base, si incurva e casca in avanti per la forza di gravità.
Frangenti e schiuma
Le onde così si frangono e, mescolandosi all’aria, formano la schiuma, mentre la risacca dipende dal ritorno indietro tumultuoso e disordinato dell’acqua. Le dimensioni delle onde dipendono dalla sorgente e da quanto è ampio il bacino d’acqua che le genera. La loro altezza può innalzarsi molto se incontrano un ostacolo, per esempio come è accaduto nelle tempeste sulla punta meridionale dell’Africa, al Capo di Buona Speranza dove hanno raggiunto altezze dai 25 ai 30 metri.