Moto e tipi di moti

Moto e tipi di moti

Con il termine moto dei corpi si intende semplicemente l’azione che fanno quasi tutti i corpi animati (e a volte inanimati) presenti sul nostro pianeta quando appunto modificano la loro posizione, volontariamente o per effetto di un altro corpo che li sposta. Basta scambiare il termine moto con il termine movimento, semplicemente. Questo moto è qualcosa che gli studiosi osservano e misurano, cioè studiano come inizia, procede e finisce il movimento di un corpo (ad esempio una persona che cammina, da dove parte, dove arriva, quando ci arriva, se corre o è lenta eccetera), così da applicare ciò che è successo a tutti i casi di movimento che ci interessano. Ma perché ci dovrebbe interessare come va il moto di qualcosa? Perché tutte le nostre attività della nostra vita sono un movimento continuo, poche cose stanno immobili. Quindi per studiare la vita, c’è un settore della fisica che studia i movimenti. Ad esempio, in ogni sport ci interessa sapere dove finisce la palla, dove atterra il corpo di un ballerino che salta, quando girare lo sterzo delle macchine da corsa in gara eccetera. Tutto è quindi in dinamicità continua.
Ma come fanno gli studiosi ad analizzare un moto? Lo fanno dividendolo nelle sue componenti, le quali sono i suoi elementi di descrizione e cioè la traiettoria, la velocità, la distanza e l’ora di partenza e di arrivo. Ognuno di questi elementi ha la sua definizione.

Con il termine traiettoria si intende non solo il percorso in quanto spazio attraversato, ma soprattutto per dove va, se ci sono cambi di direzione o di verso, salite o discese, considerando in particolare l’insieme dei punti che tutti uniti danno appunto la traiettoria. Con il termine distanza si intende solo lo spazio percorso procedendo per avanti, senza considerare com’è fatta la strada. Con il termine velocità si intende quanto tanto o poco ci mette un corpo mentre cammina ad arrivare dal suo inizio al suo punto di fine. Conoscendoli, possiamo già capire a breve, a medio e a lungo termine dove arriva qualcosa e quanto ci mette.
Un caso d’eccezione è il moto rettilineo uniforme, cioè il movimento di qualcosa che va in linea diritta, senza curve, e con uniformità per quanto riguarda la velocità. E’ importante che sia senza curve perché quando facciamo una curva per forza di cose rallentiamo, e rallentiamo perché la traiettoria cambia in ogni punto proprio perché deve formare un semicerchio.
Il tutto, in questo caso, può essere disegnato unendo i valori numerici di tempo (secondo per secondo, minuto per minuto, eccetera) e spazio (metro per metro, centimetro e centimetro eccetera).