Concetti Chiave
- I minerali sono classificati dagli studiosi in base a somiglianze di aspetto, comportamento ambientale, luogo di ritrovamento e processo di formazione.
- Esistono diversi metodi di classificazione dei minerali, come quelli di Dana e Strunz, che portano il nome dei loro ideatori.
- I minerali più comuni, come i silicati, sono composti da elementi diffusi nella tavola periodica, mentre quelli rari sono presenti in percentuali minori.
- Il numero totale di minerali conosciuti è di migliaia, considerando ogni tipo una sola volta sotto il suo nome comune.
- Le differenze tra minerali includono la composizione chimica, la conformazione e le proprietà fisiche come lucentezza e durezza.
Minerali – diversi tipi
Come l’uomo ha creato un elenco di minerali? Gli studiosi, analizzando appunto il mondo, hanno deciso per convenzione di distinguere i minerali, così presenti e diffusi un po' ovunque sulla Terra, e ordinarli in tipologie, o meglio di classificarli, e quindi creare delle classi, come indica il nome stesso “classificazione”. Che cosa hanno fatto? Hanno visto che c’erano (e ci sono) rocce e quindi minerali che si somigliano in aspetto e/o modi di reagire all’ambiente e/o luogo di ritrovamento e/o processo di formazione. Per tale motivazione, abbiamo i più svariati modi di classificare i minerali, di distinguerli in base a diversi fattori, in pratica quelli uguali per una o più o altre caratteristiche osservate si mettono in ideali gruppi. Spesso le classificazioni portano il nome di chi le fece per primo, infatti abbiamo la classificazione Dana o la classificazione Strunz.
Quali sono i minerali più comuni? E quali sono quelli più rari? Perché sono considerati tali? Per quanto riguarda i più comuni, sono quelli che (considerando tutto il nostro pianeta, o se si vuole quello che si sa dell’intero universo) sono presenti in maggior percentuale (quantità) rispetto a quanti minerali ci sono in totale, considerando in una scala di “cento”. Questo vuol dire percentuale. Quindi, il più trovabile è il silicato, e il motivo è facilmente intuibile: è formato dall’unione di elementi della tavola periodica più diffusi, quindi è una conseguenza.
Quanti minerali sono stati contati? Alla data odierna, sono stati contati non centinaia ma migliaia minerali, considerando ovviamente i minerali sotto lo stesso nome “comune” contandoli una sola volta.
Dove si trovano i minerali? Idealmente ovunque, anche se, siccome i minerali formano le rocce, dove c’è roccia c’è minerale, che non deve essere per forza raro o prezioso, anche se è questa la concezione comune di minerale.
Quali sono le differenze fra essi? Le differenze possono riguardare gli elementi di base di cui sono fatti, ad esempio carbonio, azoto, zolfo, ossigeno combinati fra loro oppure “puri” cioè singoli (e questa è una prima classificazione); un’altra differenza riguarda la conformazione del minerale e l’aspetto esterno, quanto sono lucenti (riflettono la luce), quanto è duro, cioè quanto lo possiamo rompere, eccetera.
Da dove proviene il colore dei minerali? In generale, da quali elementi sono fatti e come sono legati fra loro (forma geometrica interna e microscopica), così che riescono a ridarci alcuni colori della luce solare e altri invece ad assorbirli, come del resto accade a qualsiasi materiale presenti sul pianeta.
Domande da interrogazione
- Come sono stati classificati i minerali?
- Quali sono i minerali più comuni e perché?
- Quanti minerali sono stati identificati fino ad oggi?
- Da cosa dipende il colore dei minerali?
Gli studiosi hanno classificato i minerali in base a somiglianze nell'aspetto, reazioni ambientali, luogo di ritrovamento e processo di formazione, creando diverse tipologie e classi.
I minerali più comuni sono quelli presenti in maggior percentuale sulla Terra, come i silicati, formati da elementi diffusi della tavola periodica.
Sono stati contati migliaia di minerali, considerando ogni minerale sotto lo stesso nome comune una sola volta.
Il colore dei minerali dipende dagli elementi di cui sono fatti e dalla loro struttura interna, che determina quali colori della luce solare vengono riflessi o assorbiti.