Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • L'impollinazione anemofila si basa sul vento e coinvolge fiori poco appariscenti, con antere sporgenti e pistilli piumosi per facilitare il trasporto del polline.
  • I fiori anemofili producono grandi quantità di polline leggero, spesso dotato di sacche aerifere, per permetterne la diffusione nell'aria.
  • Le piante con impollinazione anemofila, come graminacee e conifere, posizionano le infiorescenze in modo da evitare ostacoli al movimento del polline.
  • L'impollinazione idrofila è rara e coinvolge piante acquatiche che utilizzano l'acqua per trasportare il polline ai pistilli.
  • La Vallisneria spiralis è un esempio di pianta idrofila che adatta la sua struttura per l'impollinazione attraverso l'acqua.

Impollinazione

L’impollinazione può essere anemofila o idrofila. L’impollinazione anemofila è affidata al vento. I fiori che per l’impollinazione ricorrono agli insetti hanno dei colori e dei profumi particolarmente allettanti, necessari per richiamare l’attenzione degli insetti che dovranno provvedere al trasporto del polline. Ovviamente, questi requisiti non sono necessari ai fiori che si affidano al vento. In genere, questi fiori sono poco appariscenti, hanno dimensioni piccole e sono privi di nettare.
Tuttavia, essi dispongono di alcuni accorgimenti il cui scopo è di facilitare l’impollinazione. Hanno le antere piuttosto grandi e sporgenti dal fiore (come il fiore dell’avena) che oscillano al minimo soffio di vento, provocando, conseguentemente, la fuoriuscita del polline. Inoltre, la parte del pistillo che permette al polline di scendere fino nell’ovario per incontrare gli ovuli (chiamata stimma) è piumoso e ricco di sostanze collanti. In questo modo, lo stimma può trattenere più facilmente i granelli di polline che, trasportati dal vento, casualmente potrebbero arrivare a sfiorarlo. Da notare che per la presenza di numerosi ostacoli che si frappongono tra un fiore e l’altro, il polline può prendere una direzione contraria rispetto a quella richiesta per poter incontrare lo stimma. Per questo motivo, la natura provvede a far sì che le antere producano una grande quantità di polline. Inoltre i granuli del polline sono piccolissimi, secchi e molto leggeri; addirittura, in alcune piante essi hanno lateralmente due sacche aerifere ()= piene d’aria) che li alleggeriscono in modo da poter circolare a lungo nell’aria. Le piante più comuni che hanno un’impollinazione anemofila sono le graminacee, le conifere, le querce, i faggi, i noccioli, i castagni, i pioppi. Una caratteristica comune alla maggior parte di queste piante è che le infiorescenze sono collocate all’estremità dei rami esterni per fare in modo che i rami o le foglie costituiscano un ostacolo al trasporto del polline da parte del vento. Nel pioppo, invece, affinché il polline si possa diffondere liberamente, la fioritura avviene prima dell’emissione delle foglie mentre in altre piante la fioritura avviene in autunno quando l’albero ha perso tutte le foglie ed è spoglio.

L’impollinazione idrofila è più rara. Essa è affidata all’azione dell’acqua ed è limitata soltanto ad alcune specie vegetali ed è propria delle piante che vivono nell’acqua. Le piante acquatiche ricorrono a particolari espedienti che permettono l’impollinazione. Un esempio ci è fornito dalla Vallisneria spiralis che vive nelle acque stagnanti. Le antere, ripiene di polline, si staccano dagli steli, vengono a galla e si aprono, sorreggendo gli stami. Nello stesso tempo i fiori che racchiudono i pistilli destinati a ricevere il polline vengono a sporgere dall’acqua a causa del notevole allungamento a cui sono attaccati. In tal modo, i pistilli possono ricevere il polline che esce dalle antere. Una volta che è avvenuta l’impollinazione, il fiore dotato di pistillo in cui è entrato il polline si chiude per poterlo proteggere e ritorna sott’acqua. Alcune specie vegetali, invece, sono organizzate per far effettuare l’impollinazione sott’acqua.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le caratteristiche dei fiori che si affidano all'impollinazione anemofila?
  2. I fiori anemofili sono poco appariscenti, di piccole dimensioni e privi di nettare. Hanno antere grandi e sporgenti che oscillano al vento, e stimmi piumosi e collanti per trattenere il polline.

  3. Come le piante anemofile facilitano la dispersione del polline?
  4. Le piante anemofile producono grandi quantità di polline leggero e secco, spesso con sacche aerifere per facilitarne la circolazione nell'aria. Le infiorescenze sono posizionate in modo da evitare ostacoli al trasporto del polline.

  5. In che modo avviene l'impollinazione idrofila nella Vallisneria spiralis?
  6. Nella Vallisneria spiralis, le antere si staccano e galleggiano, mentre i fiori con pistilli si allungano fuori dall'acqua per ricevere il polline. Dopo l'impollinazione, il fiore si chiude e ritorna sott'acqua.

  7. Quali sono le differenze principali tra impollinazione anemofila e idrofila?
  8. L'impollinazione anemofila si affida al vento e coinvolge fiori poco appariscenti, mentre l'impollinazione idrofila si affida all'acqua ed è tipica delle piante acquatiche, con meccanismi specifici per facilitare il contatto tra polline e pistilli.

Domande e risposte