Concetti Chiave
- L'immersione consiste nel mettere un corpo sotto il livello dell'acqua, sia parzialmente che completamente, rendendolo bagnato.
- Corpi inanimati non hanno problemi di sopravvivenza sott'acqua, mentre esseri viventi devono adottare strategie per l'immersione.
- L'uomo può effettuare immersioni trattenendo il fiato e rilasciando lentamente l'aria per rimanere sott'acqua più a lungo.
- Immersioni con attrezzatura richiedono tecniche precise per evitare problemi dovuti a errori di respirazione o risalita rapida.
- Risalite rapide possono provocare blocchi nel corpo se il tragitto è lungo, causando potenziali problemi di salute.
Immersione – concetti
Con il termine immersione si intende la messa sotto il livello dell’acqua di un qualsiasi corpo, animato o inanimato, e con esattezza per essere immerso tutto il corpo deve trovarsi dentro l’acqua, anche se noi diciamo sott’acqua. Tecnicamente né dentro né sotto sono termini esatti, in quanto non il corpo non entra dentro ciascuna molecola di acqua e inoltre c’è altra acqua sotto il corpo in immersione fino a toccare il fondale. Il corpo può essere immerso parzialmente o completamente. Ovviamente diventa un corpo bagnato, cioè sulla cui superficie (o dentro) si poggiano le molecole di acqua. Se i corpi sono inanimati, quindi sono degli oggetti, non esiste il problema della sopravvivenza sott’acqua, mentre se il corpo è animato, quindi di un essere vivente, questi deve mettere in pratica delle strategie e dei modi di fare per poter effettuare l’immersione, specie se è di una specie terrestre.Per quanto riguarda l’uomo, l’immersione è possibile prima di tutto trattenendo il fiato prima di immergersi, perché in acqua i polmoni non avranno a disposizione molecole di aria nella forma opportuna. Poi, questa aria dentro i polmoni deve essere riversata fuori perché come un palloncino gonfio non riusciremo mai a farlo stare dentro l’acqua senza che esso torni a galla, idem per il corpo umano. Quindi una volta fatta l’immersione dobbiamo soffiare piano fuori l’aria e così resteremo sotto, ma questa operazione va fatta piano così potremo passare il maggior tempo possibile immersi senza che ci manchi aria (ossigeno) nei polmoni. Questa è l’immersione senza strumenti. Esiste poi un tipo di immersione più professionale fatta con gli strumenti da cui respiriamo ossigeno e ce lo portiamo con noi, anche qui con i metodi e le velocità opportune perché potrebbero esserci conseguenze da tecniche da immersione sbagliate. Una delle conseguenze, può essere che respiriamo troppo velocemente le molecole di aria che vanno dalla strumentazione di riserva alla nostra bocca, e la forza con cui entrano in circolo nel nostro corpo entra in contrasto con quella con cui le molecole del mezzo ambientale esterno premono su di noi (acqua e aria), così le molecole di aria dentro di noi non seguono il giusto percorso ma spesso si bloccano in determinate zone del nostro corpo provocando problemi. Una cosa simile può succedere se torniamo a galla troppo in fretta, come se fosse uno scatto. Ovviamente questo succede se il tragitto tra la superficie del bordo dell’acqua e il punto più profondo della nostra immersione è lungo.
Domande da interrogazione
- Qual è la definizione di immersione secondo il testo?
- Quali strategie deve adottare un essere vivente per effettuare un'immersione?
- Quali sono i rischi associati all'immersione con strumenti?
- Perché è importante espellere l'aria lentamente durante un'immersione senza strumenti?
L'immersione è definita come la messa sotto il livello dell'acqua di un corpo, animato o inanimato, che deve trovarsi completamente dentro l'acqua.
Un essere vivente deve trattenere il fiato prima di immergersi e poi espellere lentamente l'aria dai polmoni per rimanere sott'acqua il più a lungo possibile.
I rischi includono respirare troppo velocemente, causando un contrasto tra le molecole d'aria interne ed esterne, e risalire troppo rapidamente, che può provocare problemi fisici.
Espellere l'aria lentamente permette di rimanere sott'acqua più a lungo senza esaurire l'ossigeno nei polmoni, evitando di tornare a galla prematuramente.