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Concetti Chiave

  • Esistono circa 3.000 specie di funghi superiori, di cui 1.200 commestibili e 30 velenose.
  • La conoscenza approfondita delle specie è essenziale per distinguere i funghi commestibili da quelli velenosi.
  • Metodi empirici per testare la commestibilità sono inefficaci e possono portare a errori pericolosi.
  • Animali domestici tollerano funghi che possono essere nocivi per l'uomo, quindi non sono indicatori affidabili.
  • Anche i funghi commestibili devono essere consumati con prudenza: cucinati bene e in quantità moderate.

Funghi, commestibili e velenosi

Le specie dei funghi superiori che maggiormente interessano i micologi, assommano a circa 3.000. Di esse 1.200 sono commestibili, 30 velenose e 30 sospette, il resto è costituito da funghi immangiabili perché troppo duri o legnosi. Le specie velenose, dunque, rappresentano una minoranza assai ridotta (1%), che tuttavia occorre conoscere in modo sicuro per non correre il rischio di confonderle con le specie commestibili.
Per determinare la commestibilità di un fungo, l’unico mezzo è la sua perfetta conoscenza.

Potrai imparare a distinguere bene i funghi commestibili da quelli velenosi con l’aiuto e la guida di qualche conoscitore già esperto; nel dubbio rivolgiti all’Ufficio d’igiene. Le prove empiriche non servono; gli esperimenti ai quali il popolino talvolta fa ricorso (come, ad esempio, gli oggetti d’argento, la cipolla, lo spicchio d’aglio, il prezzemolo, ecc. che dovrebbero cambiare colorazione), oltre a non avere alcun valore scientifico, possono essere causa di tragici errori e si devono quindi bandire con il più assoluto rigore.
E nemmeno serve sperimentare l’effetto nocivo dei funghi sugli animali domestici, come il cane e il gatto. Questi animali hanno l’apparato digerente che si comporta in maniera diversa da quello umano e tollerano anche alimenti che per l’uomo sono ripugnanti e nocivi. Quanto ai funghi mortiferi, occorre precisare inoltre che essi determinano i sintomi di avvelenamento molte ore dopo l’ingestione, e per avere un responso un po’ attendibile bisognerebbe tenere sotto controllo l’animale sottoposto all’esperimento e attendere almeno 24-48 ore.
Tuttavia anche nel consumare funghi commestibili, bisogna attenersi scrupolosamente ad alcune norme di prudenza.
- Qualunque fungo commestibile, anche della specie più pregiata, quando è in via di decomposizione, diventa tossico. Si devono perciò scartare gli esemplari che all’odore o all’aspetto lascino sospettare un’alterazione.
- I funghi, prima di essere consumati, devono essere ben cotti. La cottura non ha soltanto lo scopo di conferire sapore al fungo o di prolungarne la conservazione; ma, in certi casi, distrugge l’eventuale veleno. Alcune specie fungine, infatti, sono velenose da crude; mentre diventano commestibili dopo la cottura.
- I funghi, infine, essendo costituiti in gran parte da cellulosa, sono alimenti di difficile digestione. Devono quindi essere consumati in moderata quantità.

Domande da interrogazione

  1. Quante specie di funghi superiori sono considerate commestibili e quante velenose?
  2. Tra le circa 3.000 specie di funghi superiori, 1.200 sono commestibili, 30 sono velenose e 30 sono sospette.

  3. Qual è il metodo più sicuro per determinare la commestibilità di un fungo?
  4. L'unico metodo sicuro per determinare la commestibilità di un fungo è la sua perfetta conoscenza, preferibilmente con l'aiuto di un esperto.

  5. Quali precauzioni devono essere prese anche quando si consumano funghi commestibili?
  6. I funghi commestibili devono essere scartati se in decomposizione, devono essere ben cotti e consumati in moderata quantità per evitare problemi digestivi.

Domande e risposte