Concetti Chiave
- La frequenza respiratoria indica il numero di atti respiratori al minuto e varia con l'età: adulti 16, bambini 20-25, neonati 40-45.
- L'intensità dell'attività fisica influisce sul ritmo respiratorio, accelerando il respiro per soddisfare la maggiore richiesta di ossigeno.
- Il sistema nervoso controlla la respirazione, rilevando i livelli di ossigeno e anidride carbonica per adattare il ritmo ai bisogni energetici.
- A differenza del battito cardiaco, la respirazione può essere parzialmente controllata volontariamente, modificando la frequenza tramite i muscoli respiratori.
- È impossibile interrompere volontariamente la respirazione oltre un certo limite, poiché il controllo involontario riattiva il respiro quando necessario.
LA FREQUENZA RESPIRATORIA
Come varia il nostro respiro
Il numero di atti respiratori compiuti in un minuto prende il nome di frequenza respiratoria.
La frequenza respiratoria dipende dall'età dell'individuo: nell'adulto il ritmo medio è di 16 inspirazioni al minuto, nel bambino varia da 20 a 25, nel neonato da 40 a 45.
Questo ritmo dipende anche dall'attività svolta, diventando più rapido quando l'attività è più intensa. Tutti abbiamo sperimentato come, durante una corsa, il ritmo respiratorio acceleri: il corpo, infatti, ha bisogno di assumere più ossigeno per produrre con la respirazione, una maggiore quantità di energia.
La frequenza respiratoria è controllata da specifiche cellule del sistema nervoso che, oltre ad assicurare i normali movimenti respiratori, sono in grado di rilevare la concentrazione di ossigeno e di anidride carbonica nel sangue e, quindi, di valutare il bisogno energetico del corpo.
La respirazione normale è ritmica e autonoma come il battito del cuore ma, a differenza di questo, la respirazione può, entro certi limiti, essere controllata; è possibile aumentare la frequenza respiratoria contraendo e rilasciando volontariamente il diaframma e i muscoli del torace.
Non è invece possibile interrompere volontariamente la respirazione entro un certo limite poiché, appena si perde conoscenza e la concentrazione di anidride carbonica aumenta, interviene il meccanismo di controllo involontario e la respirazione riprende.