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Concetti Chiave

  • L'ambiente marino è suddiviso in due domini: pelagico, che include mare aperto, e bentonico, che copre i fondali.
  • Gli organismi marini si classificano in plancton, necton e benthos, a seconda del loro habitat e modalità di movimento.
  • La zona neritica è caratterizzata da acque poco profonde vicino alla costa, con penetrazione della luce.
  • La zona pelagica si suddivide ulteriormente in epipelagica, mesopelagica, batipelagica, abissopelagica e adopopelagica, in base alla profondità e presenza di luce.
  • La zona intertidale si trova tra l'alta e la bassa marea, variando con il livello del mare.

Concetto di Ambiente Marino

L’ambiente marino comprende due grandi complessi ecologici:
Dominio Pelagico: rappresenta l’insieme del mare aperto, comprende: l’ambiente neritico e l’ambiente oceanico;
Dominio Bentonico: rappresenta l’insieme di tutti i fondali.

Gli organismi che si trovano nell'ambiente marino si trovano in diverse forme, tra cui:
Plancton: è un tipo di organismo formato da piccoli animali (in questo caso si parla di zooplancton) e alghe (se si parla di fitoplancton) che galleggiano in superficie;
Necton: comprende gli organismi che nuotano liberamente negli stadi intermedi, come i pesci o le tartarughe;
Benthos: è formato da organismi come le spugne e le ostriche che vivono o sul fondo oppure ancorati alle rocce o agli scogli.

Questi organismi sono distribuiti in zone diverse dell’ecosistema marino.


In un ecosistema marino, quindi, possiamo distinguere diverse zone:
1. Zona Neritica: è la zona delle acque libere vicino alla costa, la luce riesce a penetrare perché l’acqua è poco profonda;

2. Zona Intertidale: è quella parte della costa marina che si colloca tra l’alta e la bassa marea;

3. Zona Pelagica o di Mare Aperto: è la zona più vasta e si suddivide in:
a) Zona Epipelagica: è l’area dove penetra la maggior parte della luce del sole, infatti in questa zona è possibile la fotosintesi;
b) Zona Mesopelagica: è la zona che va da 200 a 1000 metri, la luce che penetra in piccola parte non permette la fotosintesi;
c) Zona Batipelagica: è la zona che va da 1000 a 4000 metri, in questa zona la luce non penetra, si ha buio perenne e solo poche tracce di bioluminescenza;
d) Zona Abissopelagica: è l’area che va dai 4000 ai 7000 metri, in questa zona si trovano organismi ciechi e senza colorazioni;
e) Zona Adopopelagica: è la zona delle acque profonde e fosse oceaniche, è l’area che va oltre i 7000 metri, è una zona poco conosciuta.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono i due principali domini ecologici dell'ambiente marino?
  2. L'ambiente marino è suddiviso in due grandi complessi ecologici: il Dominio Pelagico, che comprende il mare aperto, e il Dominio Bentonico, che include tutti i fondali.

  3. Quali tipi di organismi si trovano nell'ambiente marino e come sono classificati?
  4. Gli organismi marini sono classificati in plancton, necton e benthos. Il plancton include piccoli animali e alghe, il necton comprende organismi che nuotano liberamente come pesci e tartarughe, mentre il benthos è formato da organismi che vivono sul fondo o ancorati a rocce.

  5. Come si suddivide la Zona Pelagica e quali sono le sue caratteristiche principali?
  6. La Zona Pelagica si suddivide in cinque aree: Epipelagica, dove penetra la maggior parte della luce solare; Mesopelagica, con luce limitata; Batipelagica, buia con poche tracce di bioluminescenza; Abissopelagica, con organismi ciechi; e Adopopelagica, che comprende le acque profonde e fosse oceaniche.

Domande e risposte