Concetti Chiave
- I minerali possono essere classificati per colore, ma non sempre è affidabile; alcuni minerali, come il quarzo, hanno più colori.
- I minerali con colori variabili sono definiti allocromatici, mentre quelli con un colore costante sono idiocromatici, come la pirite.
- La lucentezza di un minerale dipende dalla sua capacità di riflettere la luce; può essere opaco o trasparente.
- Esistono diversi tipi di lucentezza, tra cui adamantina per il diamante e cerea per l'alabastro.
- La durezza dei minerali si misura con la scala di Mohs, con valori che vanno da uno a dieci.
I minerali possono essere classificati in base a tre loro caratteristiche:
-Il colore: i minerali possono essere contraddistinti da altri in base al loro colore particolare, che però non è sempre una buona scelta per capire di che minerale si tratta, in quanto alcuni minerali come il quarzo hanno diversi colori: bianco, viola, nero, rosa... e quindi non è valida per tutti i minerali ma solo per alcuni. I minerali che rappresentano una varietà di colori come il quarzo appunto sono detti allocromatici, mentre i minerali che presentano sempre uno stesso colore sono detti idiocromatici. Un esempio di minerale illiocromatico è la pirite che ha un colore che ha un colore d'oro metallico, che non a caso viene chiamata l'oro degli sciocchi in quanto molte persone, inesperte nel settore della mineralogia scambiano la pirite per oro.
- La lucentezza: in base alla capacità di riflettere la luce. Se il minerale non riflette la luce viene detto opaco, mentre se la riflette viene detto trasparente. I minerali presentano vari tipi di lucentezza come: la lucentezza adamantina: tipica del diamante, quella cerea: tipica dell'alabastro.
- La durezza: con la scala di Mohs si misura la durezza di un minerale che può essere classificata con un grado di durezza che varia da uno a dieci.