Apparato digerente – Concetti

Apparato digerente – concetti

Con il termine apparato si intende tutto quell’insieme di parti del nostro corpo (o del corpo degli altri animali, non dei vegetali perché essi tecnicamente non lo possiedono) che in grande o in piccola percentuale sono coinvolte nel processo della digestione, sia svolgendo un ruolo importante sia un piccolo ruolo, sia svolgendo un ruolo che dura diverse ore sia che dura qualche minuto o addirittura secondo. Abbiamo alcune parti che svolgono la loro attività a nostro comando, altre parti che sono attuatrici di azioni involontarie (cioè sempre del nostro corpo ma che facciamo automaticamente) che si innescano ancora prima di introdurre cibo nella nostra bocca, ma già al solo pensiero di voler mangiare.
Abbiamo nominato la digestione perché quando si immette cibo, da quell’istante inizia tutto questo lungo processo; con il termine digestione si intende appunto l’insieme di attività che svolgono i nostri organi e tessuti quando incontrano del cibo, che sia esso solido o liquido o cremoso.

Con il termine apparato digerente si intendono le parti corporee coinvolte, tutte dentro il nostro corpo, che per semplicità vengono raggruppate in una sola “classe” o apparato.
Da quali parti è fatto? Queste parti corporee sono tutte importanti, perché se ne mancasse anche una sola il nostro corpo dovrebbe (e spesso in casi di operazione chirurgica è costretto a farlo) riorganizzarsi, ri-arrangiarsi per trovare escamotage cioè vie alternative per portare a termine la digestione anche senza un componente della “squadra” digestiva. L’apparato è detto digerente anche per distinguerlo dagli altri apparati, tessuti e sistemi corporei che sono associati ad altri aggettivi che si riferiscono alle loro attività principali per far funzionare il nostro corpo. E’ possibile il caso in cui una parte del nostro corpo sia inclusa in più squadre con più attività.
Non possiamo introdurre così come è il cibo perché se facessimo arrivare un pezzo di salsiccia solido fino allo stomaco per poi espellerlo con le feci non avrebbe senso, per il seguente motivo. Un pezzo troppo grosso non passerebbe dalla gola, e anche se ci passasse arriverebbe nello stomaco dove in teoria le nostre cellule dovrebbero catturarne le sostanze positive (che ci fanno bene) e lasciare gli scarti come feci. Ma se il pezzo è compatto e grosso perché è arrivato da fuori così com’era, allora tutto è reso più difficile, inoltre eliminarlo senza digerirlo e quindi prenderne le sostanze buone per la nostra salute e il nostro peso non avrebbe senso, perché mangiarlo allora? Da ciò si capisce il senso dell’esistenza del processo di digestione, che ci porta molti vantaggi.