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Habilis
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Concetti Chiave

  • L'apparato digerente dei pesci include bocca, esofago, stomaco e intestino, con denti appuntiti per trattenere la preda, non per masticare.
  • La vescica natatoria aiuta a regolare il galleggiamento del pesce, ma non tutti i pesci ne sono dotati, come gli squali.
  • Il cuore dei pesci ha due cavità, atrio e ventricolo, con una circolazione sanguigna semplice e completa.
  • La respirazione avviene tramite branchie, dove il sangue venoso assorbe ossigeno e rilascia anidride carbonica.
  • I pesci sono animali eterotermi, adattando la loro temperatura corporea a quella dell'acqua circostante.

Apparati e funzioni dei pesci

-L'apparato digerente del pesce è costituito da: bocca, esofago, stomaco e intestino. Tali organi, però, non sono nettamente distinti come negli animali vertebrati finora studiati. La bocca è munita di denti tutti uguali e appuntiti, atti a trattenere la preda e non a masticare. Lo sviluppo dell'intestino nei pesci ovviamente dipende dal tipo di alimentazione. Pur avendo in generale una dieta mista, numerose specie, come il pesce rosso e la carpa, si possono considerare erbivori perchè di nutrono prevalentemente di vegetali presenti nell'acqua.

Altre specie, invece, come la trota e il luccio, si possono ritenere carnivori perchè si nutrono in prevalenza di vermi, molluschi, larve di insetti, ranocchi, pesciolini. Nei pesci carnivori l'intestino è più corto.
Se a un pesce togli l'intestino, accanto alla colonna vertebrale vedi un sacchetto membranoso, generalmente diviso in due scompartimenti, pieno d'aria. Tale sacchetto non è un polmone, ma si chiama vescica natatoria che è in comunicazione con l'esofago. Non si sa ancora con precisione quale sia la funzione delle vescica natatoria perchè non tutti i pesci la posseggono: gli squali, ad esempio, ne sono privi. In alcuni pesci che cadono in letargo la vescica natatoria comunica con la faringe e può funzionare da polmone. Tuttavia pare che essa serva al pesce per equilibrare il peso specifico del proprio corpo con il peso dell'acqua circostante: quando la vescica si dilata, il pesce sale verso la superficie dell'acqua; quando, invece essa si riduce di volume, il pesce scende in profondità. Con questo meccanismo, il pesce inconsciamente applica una legge fisica scoperta da Archimede la quale di enuncia così: un corpo immerso in un liquido riceve una spinta diretta dal basso verso l'alto, uguale al peso del volume del liquido spostato.
-Il cuore praticamente presenta soltanto due cavità: un atrio e un ventricolo. Il sangue venoso, spinto dal ventricolo, raggiunge particolari lamelle chiamate branchie, in cui diventa arterioso. Poi, attraverso le arterie, viene distribuito a tutto il corpo. Quindi, dopo aver ceduto le sostanze utili e ricevuto quelle di rifiuto, cioè dopo essere divenuto venoso, ritorna all'atrio e passa nel ventricolo per riprendere la circolazione. Poichè il sangue passa una sola volta per il cuore, la circolazione del pesce è semplice. E poichè il sangue venoso non si mescola con quello arterioso, la circolazione è completa. Analoga a quella dei pesci è la circolazione degli anfibi durante la vita larvale.
-La respirazione del pesce avviene mediante organi respiratori ben diversi da quelli che si trovano negli animali che conducono vita terrestre. Solleva i due coperchi che si trovano ai lati della testa del pesce e vedrai delle sottili lamelle rigate: sono le branchie, gli organi della respirazione dei pesci. Le branchie hanno colore rosso perchè sono internamente percorse da una fitta rete di capillari sanguigni.
Per comprendere come avvenga la respirazione, devi ricordare ciò che è stato detta precedentemente. Nell'acqua è disciolta una considerevole quantità di aria e quindi anche d'ossigeno. L'acqua entra nella bocca del pesce, viene compressa dai muscoli della gola, lambisce le branchie ed esce attraverso le fessure brachiali. Così il sangue circostante nelle lamelle branchiali assorbe l'ossigeno disciolto nell'acqua e cede l'anidride carbonica, ossia il sangue venoso diviene arterioso. In questo scambio gassoso consiste la respirazione branchiale.
L'ossigenazione nei pesci tuttavia risulta alquanto ridotta. E poichè questi animali non dispongono di un efficace mezzo per impedire la dispersione del calore è ovvio che il loro corpo non possa mantenere una temperatura costante. I pesci quindi sono animali eterotermi, hanno cioè sangue caldo o freddo a seconda che si trovano in acque calde o fredde; la temperatura del corpo è quella ambientale.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le principali differenze nell'apparato digerente dei pesci rispetto ad altri vertebrati?
  2. L'apparato digerente dei pesci include bocca, esofago, stomaco e intestino, ma questi organi non sono nettamente distinti come negli altri vertebrati. La bocca ha denti appuntiti per trattenere la preda, non per masticare.

  3. Qual è la funzione della vescica natatoria nei pesci?
  4. La vescica natatoria aiuta i pesci a equilibrare il peso specifico del loro corpo con quello dell'acqua, permettendo loro di salire o scendere in profondità. Non tutti i pesci la possiedono, come gli squali.

  5. Come avviene la circolazione sanguigna nei pesci?
  6. Nei pesci, la circolazione è semplice e completa. Il sangue venoso passa attraverso il cuore una sola volta, diventa arterioso nelle branchie e viene distribuito al corpo, poi ritorna venoso al cuore.

  7. In che modo i pesci respirano sott'acqua?
  8. I pesci respirano attraverso le branchie, che assorbono l'ossigeno disciolto nell'acqua e rilasciano anidride carbonica. L'acqua entra dalla bocca, lambisce le branchie e esce dalle fessure brachiali.

  9. Perché i pesci sono considerati animali eterotermi?
  10. I pesci sono eterotermi perché non possono mantenere una temperatura corporea costante; la loro temperatura varia con quella dell'ambiente, essendo influenzata dalla temperatura dell'acqua in cui si trovano.

Domande e risposte