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Concetti Chiave

  • L'addomesticamento degli animali rappresentò un progresso chiave nell'evoluzione umana, iniziando con il cane intorno al 10.000 a.C.
  • I cani furono attratti dagli insediamenti umani per gli avanzi di cibo e furono impiegati per la guardia e la caccia.
  • Allevare bovini e capre fornì risorse alimentari più sicure e varie, come carne, latte e derivati.
  • La sedentarizzazione fu favorita dalla presenza di mandrie di animali e dalla necessità di aspettare la maturazione dei raccolti.
  • Il passaggio da uno stile di vita nomade a uno più sedentario fu determinato dalla gestione degli animali e delle colture.
Un nuovo rapporto con gli animali: l'addomesticamento

Un progresso decisivo nell'evoluzione dell'uomo fu l’addomesticamento degli animali.
Il primo animale addomesticato fu il cane, probabilmente attratto ai margini degli insediamenti umani dalla possibilità di procciarsi avanzi di cibo; esso venne impiegato per la guardia delle comunità umane sin dal 10.000 a.C circa.
La collaborazione tra l’uomo e il cane contribuì inoltre a facilitare le attività di caccia. Successivamente, l’essere umano apprese come allevare bovini e capre, e questo procurò risorse alimentari più sicure oltre che dieteticamente più varie: dagli animali allevati fu, infatti, possibile ricavare non solo la carne, ma anche il latte e i suoi derivati.
La presenza delle mandrie di animali e la necessità di attendere la maturazione dei frutti determinarono inoltre una certa tendenza alla vita sedentaria (“sedentarizzazione”), o comunque una riduzione del nomadismo che aveva caratterizzato nell’epoca precedente l’esistenza dei cacciatori.

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