ImmaFer
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 colpo di fulmine

Il colpo di fulmine non è una questione di destino, né una scintilla magica scesa dal cielo. È il cervello a decidere, con sorprendente velocità, chi ci attrae. Più precisamente, è l’amigdala, una delle parti più antiche e primitive del nostro cervello, a entrare in azione. 

In appena 0,2 secondi, questo piccolo nucleo cerebrale valuta se una persona ci sembra "giusta", ancora prima che ce ne rendiamo conto.

Ma su quali basi l’amigdala prende questa decisione? Non certo su una lista razionale di qualità ideali. L’amigdala si muove per associazione inconscia: analizza segnali come voce, odore, postura, espressione del volto, e li confronta con un archivio profondo di esperienze passate. 

Se questi segnali risultano familiari, ecco che scatta l’attrazione.

Indice:

  1. Ci innamoriamo di ciò che conosciamo (anche se fa male)
  2. Il corpo ricorda: come riscrivere le attrazioni automatiche
  3. Il colpo di fulmine? Continueremo a sentirlo

Ci innamoriamo di ciò che conosciamo (anche se fa male)

La differenza la fa la risposta a questa domanda: che cosa è familiare per te? Secondo questo approccio, il cervello umano non cerca ciò che è sano o giusto, ma ciò che è familiare.

Questo significa che, se nel nostro passato abbiamo sperimentato relazioni segnate da instabilità, ansia, rifiuto o caos emotivo, l’amigdala potrebbe associare proprio questi segnali a una sensazione di sicurezza. E quindi a una forma di attrazione.

L’amigdala non valuta tra ciò che è bene o male, ma tra ciò che è familiare e non familiare, sulla base di quello a cui siamo sopravvissuti. 

È qui che si crea un paradosso doloroso: possiamo razionalmente desiderare relazioni stabili e appaganti, ma inconsciamente finire per rincorrere sempre gli stessi schemi disfunzionali.

Il corpo ricorda: come riscrivere le attrazioni automatiche

Conoscere questi meccanismi è solo il primo passo. Il cambiamento passa per un lavoro sul sistema nervoso. Come? Attraverso nuove esperienze emotive che insegnino al cervello che esistono anche relazioni in cui si può stare bene nella calma, nella stabilità, nella regolazione reciproca.

Il colpo di fulmine? Continueremo a sentirlo

La scintilla dell’attrazione istantanea non sparirà. Fa parte di noi, delle nostre connessioni neuronali più arcaiche. Ma abbiamo la possibilità di scegliere come rispondere. La differenza è se decidiamo di rispondere. E così, forse, la prossima volta penseremo due volte prima di chiamarlo amore.

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