Concetti Chiave
- Wolff distingue tra psicologia metafisica dell’anima e psicologia empirica, cercando di sistematizzare le conoscenze umane.
- La psicologia empirica di Wolff si basa sull'osservazione dei fatti mentali secondo il metodo delle scienze naturali.
- Kant critica l'idea di una psicologia empirica, affermando che i vissuti psichici non possono essere misurati spazialmente.
- Kant distingue tra grandezze intensive e estensive, sostenendo che le percezioni interne non sono matematizzabili.
- Secondo Kant, se la psicologia si fonda su introspezione e osservazione di grandezze intensive, non può essere considerata una vera scienza.
Che spazio può trovare la psicologia come scienza? (--> termini ante litteram, non si usavano questi termini ma si stava creando terreno per uno studio dell’uomo dal punto di vista dello psichismo scientificamente). È possibile fare una scienza dei fatti mentali?
Indice
Distinzione tra psicologia metafisica ed empirica
Wolff fa prima distinzione fra psicologia come astratta metafisica dell’anima e psicologia empirica. Egli ha la preoccupazione di sistematizzare le conoscenze attorno a un asse portante. Accanto alla fisica vi sono delle idee che escono dalla realtà → metafisica: dio (unificatore del tutto), cosmo e anima (principio unificatore delle esperienze soggettive) e da questa nasce appunto la ps metafisica. W. Declina una seconda psicologia detta empirica basata sull’osservazione secondo il metodo delle scienze naturali. È il primo a concepire di poter quantificare e osservare i fatti mentali. Empirica nel senso di basata sull’osservazione. Ora, la psicologia empirica trova per esperienza i contenuti della coscienza, e i principi che li regolano. La scienza che invece determina i contenuti dell’anima a priori è la psicologia razionale. Insieme costituiscono la completa scienza dell’uomo.
Critica di Kant alla psicologia empirica
Ma la psicologia è davvero assimilabile alle scienze della natura?
Questo non fu accettato pacificamente:
Kant si oppose: è impossibile misurare i vissuti psichici dal momento che la psicologia verte solo sul senso interno ossia sulla temporalità e non sullo spazio. Noi non possiamo spazializzare i vissuti come facciamo con le cose nel mondo fisico perché non ci possiamo tirare fuori dal senso interno. Es il provare affetto si dà a livello del senso interno a cui possiamo dare temporalità ma nessun carattere spaziale. K così chiude le porte per un po’ allo sviluppo di una ps empirica.
Grandezze intensive ed estensive secondo Kant
Kant innanzitutto distingue le grandezze intensive da quelle estensive. Le ultime sono grandezze costituite da aggregati di parti e la cui rappresentazione nasce dalla somma di esse come una linea ma anche come il tempo. D’altra parte le grandezze intensive sono quelle che hanno solo un grado: ci sono o non ci sono e così sono la percezione le la sensazione, presenti nel senso interno. Poiché infine la scienza si costituisce come matematizzazione delle grandezze osservate, se la psicologi asi basa sull’auto-osservazione e l’introspezione e parimenti le osservazioni in questo campo si basano su osservazioni di grandezze intensive e non matematizzabili, non si può fare scienza dei fatti mentali.
Domande da interrogazione
- Qual è la distinzione principale che Wolff fa nella psicologia?
- Perché Kant si oppone alla psicologia come scienza empirica?
- Qual è la differenza tra grandezze intensive ed estensive secondo Kant?
Wolff distingue tra psicologia come metafisica astratta dell'anima e psicologia empirica, cercando di sistematizzare le conoscenze attorno a un asse portante.
Kant si oppone perché ritiene impossibile misurare i vissuti psichici, poiché la psicologia si basa sul senso interno e sulla temporalità, non potendo spazializzare i vissuti come nelle scienze naturali.
Le grandezze estensive sono costituite da aggregati di parti e rappresentate dalla somma di esse, mentre le grandezze intensive, come percezione e sensazione, hanno solo un grado e non sono matematizzabili.