carlottazamperlini
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Concetti Chiave

  • I test psicologici si dividono in test cognitivi e non cognitivi; i primi valutano abilità e competenze, mentre i secondi si concentrano su personalità e atteggiamenti.
  • I test cognitivi includono test psicoattitudinali e test d'intelligenza per misurare capacità specifiche e generali.
  • I test di personalità mirano a rilevare caratteristiche emotive e motivazionali attraverso questionari o strumenti psicodiagnostici.
  • Le tecniche di test di personalità comprendono test proiettivi e non proiettivi, ciascuno con approccio idiografico o nomotetico.
  • I test proiettivi utilizzano stimoli ambigui per l'espressione libera, mentre i test non proiettivi presentano stimoli definiti con risposte limitate.

Indice

  1. Tipologie dei test psicologici
  2. Test di personalità
  3. Test di personalità in funzione della tecnica o dell’approccio

Tipologie dei test psicologici

È possibile distinguere i test psicologici in funzione dell’area psicologica che il test si propone di misurare (Ercolani & Perugini,1997):
    - Test cognitivi (o di massima performance): valutazione di abilità raggiunte o potenziali, si chiede all’esaminato di impegnarsi al massimo delle sue possibilità, di dare il meglio di sé. Questi test sono costruiti per verificare quanto il soggetto esaminato è in grado di fare una particolare attività o possiede una determinata abilità. Test psicoattitudinali: singola attitudine o multiple attitudini (es. test ammissione a corsi universitari). Test d’intelligenza: capacità cognitive nella soluzione di un insieme di compiti, consentendo di differenziare le eventuali funzioni coinvolte; acquisizione di base (intelligenza cristallizzata) e quelle in grado di applicarsi a situazioni nuove/insolite (intelligenza fluida). Test di profitto (o di rendimento): livello di competenza o di conoscenza acquisito dopo l’apprendimento di informazioni o a seguito di formazione.
    - Test non cognitivi: Test di personalità e Scale di atteggiamento.

Test di personalità

Sono finalizzati alla rilevazione delle caratteristiche emotive, affettive, motivazionali, interpersonali e di atteggiamento (es. caratteristiche specifiche: ansia, depressione, introversione.
Sono per lo più questionari (inventari) volti a valutare in quale misura le caratteristiche personali ritenute rilevanti per un determinato scopo, sono presenti in un determinato individuo producendo profili individuali che possono essere confrontati con quelli di un gruppo normativo oppure strumenti psicodiagnostici utilizzati per valutare l’adattamento e caratteristiche psicopatologiche, con funzione diagnostica o di screening.
Cosa significa misurare? Assegnare valori numerici ad oggetti o eventi secondo regole che consentano di rappresentare le proprietà degli oggetti e degli eventi tramite le proprietà del sistema numerico. In ambito psicologico gli “oggetti” sono comportamenti, caratteristiche individuali, atteggiamenti, vissuti, ecc.

Test di personalità in funzione della tecnica o dell’approccio

    - Tecnica: test proiettivi stimoli “ambigui” più o meno strutturati che permettono la libera espressione del soggetto; stimoli da completare o da interpretare (es. macchie di inchiostro, frasi da completare, vignette su cui costruire storie);
    - Approccio idiografico (descrizione del particolare): indagare le caratteristiche uniche e peculiari, quindi idiosincratiche della personalità quindi: “Unicità o specificità dell’individuo”, studio del caso singolo n=1
    - Tecnica: test non proiettivi stimoli “definiti” che richiedono risposte limitate: problemi da risolvere, frasi/item a cui dare una risposta: test “obiettivi” quindi contenuto manifesto che rende comprensibile al soggetto ciò che si vuole misurare perciò si prestano a falsificazioni!
    - Approccio nomotetico : studiare i fenomeni con regolarità e di individuare “leggi comuni a tutti gli individui”, studio di campioni estratti da popolazioni, n>1.

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